tag:blogger.com,1999:blog-34796549717509830052024-03-15T18:12:40.172-07:00 Atelier della ScienzaBlog scolastico legato al Progetto della Regione Toscana: Laboratori del Sapere ScientificoAtelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.comBlogger141125tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-30297320002024950892023-08-30T01:55:00.004-07:002023-08-30T02:17:01.482-07:00I Numeri che passione<p><br /></p><p style="text-align: justify;">L’insegnante, essendo una prima elementare, ha preferito non formare gruppi, ma alcune volte farli collaborare a coppie.</p><p style="text-align: justify;">Le metodologie:</p><p style="text-align: justify;">- Lavori individuali</p><p style="text-align: justify;">- Lavori a coppie</p><p style="text-align: justify;">- Conversazioni guidate</p><p style="text-align: justify;">- Riflessioni</p><p style="text-align: justify;">L’insegnante ha coordinato le varie attività distribuendo il materiale non strutturato ad ogni alunno.</p><p style="text-align: justify;">In seguito ha stimolato, motivato i bambini, incoraggiandoli nel portare a termine il compito assegnato. Ogni singola attività è stata introdotta con l’osservazione del materiale usato e con la spiegazione del comando, non avendo ancora loro ancora imparato a leggere. Al termine delle attività è scaturita una verbalizzazione orale da parte degli alunni.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/15amCOQ9P4PVw9cOfx55A0KSKlSGzdRCg/view?usp=sharing">I numeri che passione</a></p><p>Area disciplinare: matematica</p><p>Istituto Comprensivo B.Sestini</p><p>Scuola primaria Gianni Rodari</p><p>Docente coinvolta: Fauceglia Maria Gabriella</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-87126168114786920202023-08-30T01:41:00.001-07:002023-08-30T02:17:12.472-07:00Esplorare numeri e isometrie attraverso il gioco<p> </p><p>Per la scuola dell’ infanzia, il progetto «Esplorare numeri e isometrie attraverso il gioco» prevede, in modo flessibile, un percorso di attività di gioco-apprendimento e di esplorazione e confronto, con questa scansione:</p><p>1) Promuovere attività psicomotorie, l’uso «delle mani» per conoscere l’ambiente circostante, sviluppare la motricità fine e la gnosia digitale (APPROCCIO A LIVELLO DI SCOPERTA E DI CONFRONTO);</p><p>2) Stimolare la capacità osservativa per descrivere, confrontare, sperimentare (contare con le dita, giocare con numeri e quantità...) (APPROCCIO A LIVELLO OPERATIVO E SIMBOLICO);</p><p>3) Sollecitare a fare e farsi domande, sperimentare e verificare quanto acquisito tramite una didattica ludica e laboratoriale (APPROCCIO A LIVELLO LINGUISTICO E DI COSTRUZIONE CREATIVA).</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/19HOLLY8sCoqi7YIh3OvVZOuj7u-5f-fi/view?usp=sharing">I numeri e la simmetria</a></p><p>Sezione eterogenea bambini/e di 5 anni</p><p>Scuola dell’infanzia San Niccolò (Agliana), Sezione C</p><p>Insegnanti Cristina Muscarà e Silvia Frosini</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-71179111802766069182023-08-30T01:28:00.002-07:002023-08-30T02:17:25.248-07:00 E' una storia a forma di problema<p style="text-align: justify;">Nel percorso didattico è stato privilegiato il lavoro in piccolo gruppo; sono stati formati prevalentemente gruppi di tre alunni per consentire una maggiore partecipazione e cooperazione, valorizzando l’esperienza, la discussione tra pari e l’apprendimento collaborativo.</p><p style="text-align: justify;">Ogni tappa del percorso è stata introdotta guidando i bambini nella scoperta delle diverse attività proposte dall’insegnante.</p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1U52cgIwxCrhS9HJeZstkIcym5oWgMQGI/view?usp=sharing"> E' una storia a forma di problema</a></p><p>Docente: MariaCristina Bonacchi</p><p>Grado scolastico: Primaria</p><p>Area disciplinare: Matematica</p><p>IC B. Sestini (Agliana)</p><p>Plesso G.Rodari</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-6983789763382141692023-08-30T01:19:00.003-07:002023-08-30T02:17:34.480-07:00Sperimentiamoci<p> </p><p style="text-align: justify;">Il nostro percorso didattico parte dal desiderio di rendere la matematica un gioco quotidiano.</p><p style="text-align: justify;">Abbiamo cominciato con attività volte alla manipolazione e allo sviluppo della motricità fine, propedeutiche a giochi matematici basati sul calcolo, sulla stima, sulle quantità e sulle misurazioni.</p><p style="text-align: justify;">Abbiamo poi proseguito con l'esplorazione dello spazio, partendo da esperienze sensoriali, per poi arrivare alla costruzione concettuale dello spazio, imparando a riconoscere i sistemi di riferimento.</p><p style="text-align: justify;">L'ultimo passaggio ci ha visto alle prese con lo studio della simmetria, partendo sempre da esperienze concrete e tangibili con elementi e spazi già conosciuti, per poi arrivare a costruire le prime immagini mentali.</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1ZhUhhRD0_2FybkFKoUzL8b6coQd0OJf4/view?usp=sharing">Sperimentiamoci</a></p><p>Scuola dell'infanzia "San Piero"</p><p>Docenti coinvolte: Laura Lapi, Angela Degennaro, Franca Caramelli, Simonetta Corsini</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-78985738898415332222023-08-30T01:04:00.002-07:002023-08-30T01:04:08.163-07:00 Gioco con i numeri<p><i>Cosa è stato proposto:</i></p><p>• lezioni e giochi affinché gli alunni imparino divertendosi a memorizzare il conteggio sulle dita da 1 a 10;</p><p>• lezioni e giochi in cui i bambini imparino a ricostruire la linea dei numeri;</p><p>• gioco dei «numeri amici» con l’uso di carte;</p><p>• muoversi sulla linea dei numeri con l’uso delle addizioni e delle sottrazioni.</p><p><br /></p><p><i>Perché è stato proposto:</i></p><p>• Per rafforzare negli alunni il concetto di numero e la capacità di contare tramite le dita o il conteggio mentale;</p><p>• comprendere e visualizzare mentalmente il concetto di addizione e sottrazione.</p><p><br /></p><p><i>Come è stato fatto:</i></p><p>• con giochi strutturati del libro e/o proposti dalla docente</p><p><br /></p><p><b><a href="https://drive.google.com/file/d/1C22jMToV5PNqH33XTVpqeqWE7xuMDTew/view?usp=sharing"> Gioco con i numeri</a></b></p><p>Docente: Sara Stefanini</p><p>Classe 1°D</p><p>Scuola G. Rodari – Agliana (PT)</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-66445368991707506042023-08-29T01:49:00.007-07:002023-08-30T02:17:54.890-07:00PROBLELOGICANDO<p><span style="text-align: justify;">Il percorso ha presentato agli alunni una serie di problemi significativi, costruiti in modo realistico, che non prevedevano una sola risposta o un risultato prestabilito. Gli alunni hanno lavorato in piccoli gruppi e sono stati guidati nella comprensione del testo del problema e successivamente invitati a registrare le fasi e le procedure dell’attività e a formulare delle ipotesi per enunciare una soluzione finale.</span></p><p style="text-align: justify;">Il presente lavoro ha come finalità la valorizzazione della componente linguistica, e la “costruzione” del pensiero matematico, inteso come capacità di argomentare il proprio ragionamento. Il percorso è stato creato in accordo con gli obiettivi del progetto «Problemi al centro», estrapolando gli obiettivi di apprendimento dalle Indicazioni Nazionali e contestualizzando il curricolo d’Istituto.</p><p><br /></p><p>ITER PROCEDURALE</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Decoro il mio quaderno dei problemi </li><li>Leggo gli obiettivi di questa attività </li><li>Attività propedeutica: Questionario introduttivo</li><li>Riflessione sul significato che i ragazzi attribuiscono alla parola “problema” sia nella vita reale che nell’ambito matematico – si propone un questionario. Dopo che i ragazzi hanno risposto sono stati restituiti gli esiti del questionario e sono state analizzate e commentate insieme le risposte date. </li></ul><p></p><p>Questa fase propedeutica ha permesso di introdurre il percorso sui problemi e di creare attese sul percorso stesso, condividendone gli obiettivi.</p><p>Per avviare gli alunni a una lettura attenta e corretta del problema, è stato proposto un match di problemi – in cui non comparivano sempre numeri - e soluzioni. Il linguaggio utilizzato è stato molto semplice al fine di non creare ostacoli alla comprensione e promuovere un atteggiamento positivo nei confronti dei problemi stessi. Il percorso è proseguito proponendo agli alunni varie tipologie di problemi al fine di portarli a riflettere sulla possibile risoluzione da seguire e sull’importanza della strategia risolutiva che poteva anche non coincidere con la “soluzione attesa“.</p><p> Percorso</p><p>1. Capire il senso di un problema</p><p>2. Esplorare differenti strategie</p><p>3. Esplorare i processi risolutivi</p><p>4. Riflettere su procedimenti</p><p>5. Riflettere sui risultati conseguiti</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1N-NnET5kPpwnUjtSN0r_P4GcAAajPJ3v/view?usp=sharing">PROBLELOGICANDO</a></p><p>Ins. Nadia Matteoni</p><p>ClasseVC</p><p>Scuola Primaria Gianni RODARI</p><p><br /></p><p><br /></p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-38910186511004948282023-07-18T02:56:00.005-07:002023-07-18T02:56:46.551-07:00Costruire il linguaggio del moto <p> <span style="text-align: justify;">Il percorso <b>«Costruire il linguaggio del moto»</b> è stato svolto in una classe seconda, da Aprile fino alla fine della scuola. Costituisce per la classe il primo percorso significativo nell’ambito della fisica sperimentale e si propone come finalità principale la costruzione del linguaggio del moto, intesa sia come acquisizione consapevole di alcuni termini specifici (distanza, intervallo di tempo, direzione, spostamento, traiettoria, pendenza, rapidità), sia come lettura e interpretazione di movimenti reali, con raccolta di dati sperimentali, oltre alla rappresentazione grafica sia qualitativa che quantitativa del moto stesso. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Fin dalla classe prima gli studenti hanno preso confidenza sia con il metro, che con il cronometro, tramite attività pratiche, che hanno permesso loro di avvicinarsi alla complessa operazione di misurazione oltre che al concetto di errore di misura sperimentale, con la necessità di ripetere una misura per ottenere una serie di valori con cui determinare il valore medio. </div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Il percorso sarà seguito da una seconda unità di apprendimento, che prevede la costruzione e l’utilizzo di un modello artigianale per un studio più completo del moto, che sarà realizzata all’inizio della classe terza.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b>Fase 1. Come sarebbe il mondo senza il movimento?</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b>Fase 2. Visione di video sul moto </b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b>Fase 3. Osservazione di diverse varianti di movimento</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b>Fase 4. Grafici: fotografie del movimento</b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></div><br /><a href="https://drive.google.com/file/d/1fNezpz3wEKh6hClKN8n19JUKv7Kcrlvk/view?usp=sharing" target="_blank">Percorso didattico</a><br /></div><div><br /></div><div>Scuola secondaria B. Sestini</div><div>Classe IIG</div><div>Tiziana Biagiotti</div></div><br /><br /></div><p><br /></p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-20751894704945523742023-07-14T03:26:00.007-07:002023-08-30T02:18:17.946-07:00I numeri sulle dita di una mano<p> Percorso ideato per inclusione alunno H con disturbo del neurosviluppo che coinvolge il dominio</p><p>comunicativo-relazionale, in presenza anche di comportamenti ripetitivi e aspetti sensoriali peculiari,</p><p>riconducibili ad un Disturbo dello Spettro Autistico.</p><p><br /></p><p><b>FASI</b></p><p><br /></p><p>1. Attività psicomotorie per sviluppare la percezione e consapevolezza delle mani: manipolazione</p><p><br /></p><p>2. Attività psicomotorie per sviluppare la percezione e consapevolezza delle mani: impronte delle mani</p><p><br /></p><p>3. Contare: fissare la quantità numerica sulle dita delle mani e giochi con le mani</p><p><br /></p><p>4. Contare: attività didattiche al computer</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/12vHziJFrJf3RrczPQhc4H6GCb03eo-Sd/view?usp=sharing" target="_blank">I numeri sulle dita di una mano</a></p><p>Scuola primaria Don Milani</p><p>Simona Gori</p><p><br /></p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-29396904937210167332023-07-14T03:20:00.005-07:002023-08-30T01:57:30.625-07:00 Spaziando... tra numeri e quantità<p><br /></p><p>COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL CURRICOLO VERTICALE</p><p style="text-align: justify;"> • Il percorso che viene presentato è il tentativo di noi insegnanti di sperimentare una serie di attività</p><p style="text-align: justify;">che potessero arricchire e sostanziare il curricolo dell’Istituto, attraverso l’individuazione di </p><p style="text-align: justify;">contenuti e nuclei tematici comuni da affrontare nella nostra progettazione didattica.</p><p style="text-align: justify;"> • Il percorso ha accompagnato i/le bambini/e durante il primo anno di scuola primaria, grazie al</p><p style="text-align: justify;">corso di formazione LSS, seguito dalle insegnanti, con l'esperta Paola Hippoliti, proposto dal</p><p style="text-align: justify;"> nostro Istituto.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p>All’interno del nostro percorso sono previste tre diverse fasi :</p><p>PREPARAZIONE INTRODUTTIVA</p><p>Durante la fase iniziale i/le bambini/e hanno svolto giochi per rinforzare i concetti topologici e vi è stata</p><p>una prima introduzione del concetto di numero associato alla quantità.</p><p>PERCORSO OPERATIVO</p><p>• Realizzazione del "contadita"</p><p>• Esercizi matematici</p><p>• Realizzazione dell' abaco e della linea dei numeri</p><p>• Attività con tappi e cannucce</p><p>• Percorsi motori</p><p>• Giochi di orientamento visuo-spaziale</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1PwTq-TdidlLWBhokazjJUPtvNrVC7rIw/view?usp=sharing" target="_blank">Spaziando... tra numeri e quantità</a></p><p>Scuola Primaria Don Milani</p><p>I.C.S. B. Sestini - Agliana</p><p>Ins. Ghianni Siria – Ins. Gori Susy</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-22756945110998846292023-07-14T02:15:00.002-07:002023-08-30T02:18:31.350-07:00IO...CI CONTO<p><br /></p><div><div><div>"Io... ci conto" perché il sogno di tutti i bambini che iniziano il percorso della scuola primaria è</div><div>quello di "saper contare fino a...", oltre che saper scrivere e leggere.</div></div><div><br /></div><div><div>"Io...ci conto" perché le attività svolte, per lo più, in forma laboratoriale ed in piccoli gruppi, favoriscono la condivisione di idee e cooperazione attiva fra pari: ogni bambino può contare sul sostegno degli altri bambini.</div></div><div><br /></div><div><br /></div><div><div>Fase 1 In quanti modi posso rappresentare un numero con le dita?</div><div>Fase 2 Il gioco delle dita</div><div>Fase 3 Numeri con le matite</div><div>Fase 4 Numeri con le mani di carta</div><div>Fase 5 Una quantità numerica con i regoli</div><div>Fase 6 Come possiamo disporre i numeri su una linea</div><div>Fase 7 Gioco memory </div><div>Fase 8 La Scopa dei numeri</div><div>Fase 9 Il lancio dei tappi</div></div><div><br /></div><div><br /></div><div><a href="https://drive.google.com/file/d/1pq58e4-EmMPDoKp2uM-_XZPkCy1yFRV-/view?usp=sharing" target="_blank">IO.... CI CONTO</a></div><div><br /></div><div>Grado scolastico: Classe I scuola primaria</div><div>Area disciplinare: matematica</div><div>Istituto Comprensivo “B. Sestini" - plesso “ G.Rodari</div><div>Docente coinvolto: Zona Raffaella</div></div><p></p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-85708182573357463642023-07-14T01:46:00.007-07:002023-07-14T01:47:31.777-07:00Rompicapi Matematici PRONTI, ATTENTI, VIA!<p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;"></p><ol><li><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span>Partendo
dall’analisi del testo di un problema, individuare le informazioni necessarie
per raggiungere un obiettivo, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo.</li><li><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> . </span><!--[endif]-->Riflettere
sul procedimento risolutivo seguito e confrontarlo con altre possibili
soluzioni.</li><li><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span><!--[endif]-->Rappresentare
relazioni e dati in situazioni significative e saperle utilizzare per ricavare
informazioni. </li><li><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span>Esplicitare
e giustificare il procedimento adottato durante lo svolgimento delle operazioni
e argomentarne la strategia.</li></ol><!--[if !supportLists]--><o:p></o:p><p></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il percorso didattico si è svolto
in diversi ambienti che sono stati: la biblioteca; l’aula di classe ed il
giardino. La PICCOLA BIBLIOTECA, è un luogo raccolto ed ovattato che ben si è
prestato allo scopo, agevolando il confronto tra gli alunni in un clima di
concentrazione.<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tutto il percorso ha avuto come
obiettivo principale quello di adottare una didattica partecipativa a carattere
prevalentemente deduttivo. L’insegnante ha cercato di stimolare e sollecitare
l’autonomia degli alunni nel ragionare e trovare la soluzione alle questioni
proposte. Gli studenti hanno lavorato alternativamente in piccoli gruppi e/o
individualmente. I gruppi, composti in maniera eterogenea, sono stati
individuati dall’insegnante stessa, e mantenuti fino alla conclusione del
percorso.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p> </o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">ATTIVITA’ PROPOSTE <o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tra le tante attività proposte
dal formatore l’insegnante ne ha selezionate alcune: <o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">1.Bilance matematiche<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> 2.Una pesata difficile<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> 3.Il cuore di Martina<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> 4.Lo sconto<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"> 5.La tassellazione<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">6.Uno spazio per giovani<o:p></o:p></p><p style="text-align: justify;">
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">7.Strani extraterrestri<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><a href="https://drive.google.com/file/d/1oDr3O8WSIQwbOqkN0hTwwjkGWHYQkBI0/view?usp=sharing" target="_blank">ROMPICAPI MATEMATICI</a></p><p style="text-align: justify;">Scuola primaria Catena</p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: center;">Docente Ilaria Santanni </span></p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-69232684218361994562023-07-14T01:32:00.009-07:002023-08-30T02:20:09.650-07:00RAGIONIAMO........PER SALVARE IL NOSTRO PIANETA TERRA!!!!<p>Il percorso si colloca nel CURRICULUM VERTICALE:</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Analisi e scomposizione del testo per l'individuazione di: Dati numerici e informazioni (utili, inutili, superflue, mancanti), parole chiave, domande (esplicite e/o sottointese)</li><li>Organizzazione dei dati ed informazioni in un procedimento risolutivo e sua rappresentazione grafica con l'utilizzo di diagrammi, frecce, mappe, altri tipi di rappresentazione.</li><li>Risoluzione di problemi diversi (aritmetici, di misura, logica) con più domande, utilizzando le quattro operazioni, le equivalenze e le rappresentazioni grafiche.</li><li>Verbalizzazione della procedura risolutiva utilizzata, verifica dei risultati, formulazione di risposte corrette.</li><li>Analisi e confronto di ipotesi e procedure risolutive differenti, individuazione della più corretta ed efficace.</li></ul><p></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">Contemporaneamente si inserisce anche nel curricolo di scienze e geografia, per quanto riguarda la tematica di salvare il mondo dal surriscaldamento terrestre, dall'inquinamento,ecc... e nel curricolo di</p><p style="text-align: justify;">tecnologia per l'uso consapevole e mirato dei computer (saper ricercare su internet i dati richiesti). </p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1Fi2SXyX-0EWGiYQ1Q-9FsBB-Mg7-Ncxx/view?usp=sharing"> Titolo: Ragioniamo per salvare il nostro pianeta Terra</a></p><p>Aree disciplinari: matematica, geografia, scienze e tecnologia</p><p>Scuola primaria Don Milani </p><p>Argelati Lara</p><p>Classe 5^ B</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-29151029940282785092023-07-14T01:25:00.003-07:002023-08-30T02:20:23.520-07:00"Alla scoperta dei numeri" Contare per crescere<p>Il percorso didattico si inserisce in un’ipotesi di curricolo verticale e ne rappresenta il segmento</p><p>iniziale in quanto rivolto ai bambini della Scuola dell’Infanzia.</p><p>Individuare posizioni di oggetti e di persone nello spazio.</p><p> Esplorare l’ambiente scoprendo i numeri.</p><p> Stimolare processi di subitizing.</p><p> Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi.</p><p> Confrontare e valutare quantità.</p><p> Acquisire familiarità con i numeri, e con le strategie del contare e dell’operare con essi.</p><p> Comprendere il concetto di numerosità</p><p><br /></p><p style="text-align: left;">- Didattica laboratoriale: si caratterizza per l’imparare facendo, ovvero il fare, l’agire, lo sperimentare, il pensare ed il comunicare, attraverso i quali i bambini si esprimono, si confrontano e collaborano.<br />- Problem solving: problematizza la realtà per arrivare a nuove conoscenze attraverso la formulazione e verifica di ipotesi che portino alla risoluzione dei problemi di partenza.<br />- Dialogo continuo: è utile per un confronto, uno scambio, un arricchimento reciproco, per stimolare<br />la discussione e valorizzare il "pensare con la propria testa sviluppando il senso critico, per rendere il<br />bambino sempre protagonista del suo crescere.</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/13HzDzjtNKWcf2eWiusknkf0EaeVQGSQg/view?usp=sharing" target="_blank">"Alla scoperta dei numeri" Contare per crescere</a></p><p>Scuola dell’Infanzia "San Michele" </p><p>Sezione G</p><p>Erika Scuderi, Elizabeth Loreto Faggioli, Valentina Muscarà, Alessandra Peloni. </p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-52914026610165941872023-07-14T00:31:00.003-07:002023-08-30T02:20:45.575-07:00I problemi vanno in gita<p><b>La VA in viaggio verso ..... la scoperta dei problemi</b></p><p><b>Esplorando il mondo con la matematica, l'informatica e la geometria</b></p><p><br /></p><p><span style="text-align: justify;">Il concetto che la matematica è intorno a noi si riferisce al fatto che la matematica è presente e applicata</span></p><p style="text-align: justify;">in molti aspetti della nostra vita quotidiana, anche quando potremmo non rendercene conto. La matematica quindi, come la geometria, non è una disciplina chiusa nelle regole di un libro, ma è percepibile nella realtà quotidiana; il punto di partenza del suo insegnamento diventa dunque l’esperienza concreta.</p><p style="text-align: justify;">Invitare a scoprire la matematica e la geometria nell’esperienza di tutti i giorni (nella natura, negli oggetti, nelle composizioni architettoniche, nell’arte) significa pensare a percorsi dai contenuti adeguati, realizzati in contesti efficaci, presentati con un linguaggio adatto, integrati con il contributo di altre discipline.</p><p style="text-align: justify;">La matematica e la geometria quindi, non sono qualcosa che impariamo attraverso nozioni, ma piuttosto, una ricchezza continua per la vita di tutti i giorni!</p><p style="text-align: justify;">Durante le uscite didattiche gli alunni hanno potuto osservare in modo diretto quello che era stato presentato in classe. Abbiamo colto l’occasione per giocare con la matematica e cioè analizzare ,ricavare dati dalle nostre esperienze dirette per formulare problemi .</p><p style="text-align: justify;">Abbiamo misurato il tempo , i percorsi , abbiamo raccolto dati da internet , consultato Wikipedia, Google Maps , e stradari .... Abbiamo lavorato a gruppi scoprendo quanto sia bello comunicare , esprimere le proprie opinioni , ascoltare gli altri , sostenersi e collaborare per raggiungere un risultato comune .</p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1GtHy64BCuU74GLbwJjtfuoVAj_Ka7trz/view?usp=drive_link" target="_blank">I problemi vanno in gita</a></p><p><br /></p><p>Docente Pica Teresa</p><p>Classe VA scuola primaria</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-35577073044136862252023-07-14T00:24:00.002-07:002023-08-30T02:21:10.458-07:00IL CODING DI CAPPUCCETTO ROSSO<p> </p><p style="text-align: justify;">Lettura del libro di «Cappuccetto Rosso» e percorso effettuato dai bambini di 5 anni : Cappuccetto Rosso deve arrivare a casa della nonna superando gli ostacoli che incontrerà durante il percorso.</p><p><br /></p><p><b>OBIETTIVI</b></p><p></p><ul style="text-align: left;"><li> Individuare personaggi ed avvenimenti principali di un racconto.</li><li> Promuovere l’educazione all’ascolto e la comprensione di messaggi.</li><li> Esprimere emozioni e stati d’animo.</li><li> Interpretare e produrre simboli.</li><li> Scoprire e sperimentare le possibilità espressive del linguaggio grafico-pittorico.</li><li> Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio utilizzando i concetti topologici.</li><li> Individuare l’esistenza di problemi e della possibilità di affrontarli e risolverli.</li><li> Utilizzare materiali, strumenti e tecniche espressive e manipolative.</li><li> Rafforzare le capacità, i tempi di attenzione e di ascolto.</li></ul><p></p><p><br /></p><p><b><a href="https://drive.google.com/file/d/1bOWM87BBwOlt3zuM-X9fj6fn4v7tLFzN/view?usp=sharing" target="_blank">CAPPUCCETTO ROSSO</a></b></p><p><br /></p><p>SCUOLA DELL’INFANZIA «SAN MICHELE» AGLIANA</p><p>INSEGNANTI: STEFANIA PRATESI, ERIKA RUBERTO, MARIA ROSARIA MELANI, FLORA ALBANO</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-35556373744409980052023-07-14T00:16:00.007-07:002023-08-30T02:21:35.098-07:00Il moto<p><b> FASI DEL PERCORSO</b></p><p>I FASE: Attivazione delle conoscenze: brainstorming</p><p>II FASE: Vari esempi di moto: visione di video</p><p>III FASE: Studio qualitativo e quantitativo di vari tipi di moto:</p><p>-Variante 1</p><p>-Variante 2</p><p>-Variante 3</p><p>-Variante 4</p><p>IV FASE: Costruzione di grafici posizione-tempo</p><p>V FASE: Rinforzo dei concetti appresi</p><p><b>OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO</b></p><p>•Utilizzare un linguaggio specifico per la descrizione del moto di un oggetto sapendone cogliere le caratteristiche principali: la traiettoria, l’istante di tempo iniziale e finale, la durata, la posizione iniziale e finale, la distanza percorsa e lo spostamento, velocità media e istantanea, accelerazione.</p><p>•Saper raccogliere dati sperimentali sul moto di oggetti attraverso misurazioni</p><p>•Eseguire misurazioni scegliendo gli appropriati strumenti di misura valutando portata e sensibilità (metro e cronometro)</p><p>•Saper valutare l’incertezza di una misura e saperla scrivere in modo corretto, usando la giusta approssimazione, scelta delle cifre significative ed errore assoluto</p><p>•Saper calcolare, con i dati raccolti, la velocità media sulla distanza e sullo spostamento e comprenderne il significato</p><p>•Saper rappresentare il moto di un oggetto su un grafico posizione-tempo sia qualitativamente che quantitativamente</p><p>•Saper descrivere il moto di un oggetto leggendo un grafico posizione-tempo o distanza-tempo e comprendere le differenze tra i due grafici</p><p>•Saper ricavare informazioni sul moto di un oggetto da un grafico velocità-tempo</p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/19FiKxctmC8p7hzrYYzl8j4OyNFpiNgnG/view?usp=sharing" target="_blank">Il Moto</a></p><p><br /></p><p>Classe IIIH Scuola secondaria di I grado</p><p>Docente Luisa Guarnieri</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-63641475820194132362023-07-13T01:42:00.006-07:002023-08-30T02:21:59.600-07:00IL MOTO: INTRODUZIONE<p style="text-align: justify;"> Uno dei traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine della scuola secondaria di primo</p><p style="text-align: justify;">grado riguarda l'esplorazione dei più comuni fenomeni e lo sviluppo di semplici</p><p style="text-align: justify;">schematizzazioni e modellizzazioni dello stesso, ricorrendo a misure appropriate. Ritengo che</p><p style="text-align: justify;">quindi una parte del curricolo di scienze nella scuola secondaria di primo grado debba essere</p><p style="text-align: justify;">dedicato allo studio sperimentale di alcuni fenomeni fisici, tra cui il movimento.</p><p style="text-align: justify;">Lo studio del moto degli oggetti prevede la comprensione di alcuni concetti come la</p><p style="text-align: justify;">traiettoria, l'istante di tempo, la posizione di un oggetto ma anche di velocità e</p><p style="text-align: justify;">accelerazione. Gli alunni a questo livello scolare hanno già confidenza con questi concetti,</p><p style="text-align: justify;">perché hanno esperienza diretta del movimento di un corpo, ma è necessario aiutarli a</p><p style="text-align: justify;">formalizzare questi concetti in modo da renderli capaci di usarli per descrivere e</p><p style="text-align: justify;">modellizzare il fenomeno anche con l'uso di strumenti matematici adeguati. Per farlo è</p><p style="text-align: justify;">essenziale ripartire dall'esperienza e quindi andare per via sperimentale. Tutto ciò può</p><p style="text-align: justify;">essere svolto sia durante la classe seconda, sia durante la classe terza; è comunque</p><p style="text-align: justify;">necessario aver introdotto il concetto di misura, aver preso confidenza con alcuni strumenti</p><p style="text-align: justify;">come il metro e il cronometro e le loro caratteristiche (sensibilità e portata) e con l'incertezza</p><p style="text-align: justify;">delle misure.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p>I FASE: Concetto di moto nel linguaggio comune</p><p>II FASE: Vari esempi di moto</p><p>III FASE: Primo approccio qualitativo al moto</p><p>IV FASE: Grafici spazio/tempo qualitativi</p><p>V FASE: Grafici quantitativi</p><p>VI FASE: Studio del moto uniforme in giardino</p><p>VII FASE: Sviluppo e analisi dei grafici ottenuti</p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1PaMqywimAHXr8qUE_P7GSssb9GziZJcs/view?usp=drive_link" target="_blank">IL MOTO </a></p><p><br /></p><p><br /></p><p>Docente: Serena Benedetti</p><p>Classe IID Scuola secondaria di I grado</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-23776034678177985422022-09-12T10:12:00.001-07:002022-12-28T10:17:55.691-08:00Eureka<p> OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO GENERALI</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Sviluppare curiosità e interesse nel campo scientifico</li><li>Prendere consapevolezza del metodo scientifico-induttivo</li><li>Appassionarsi alla storia della scienza e alla vita degli scienziati che hanno portato avanti maggiormente il progresso scientifico nel corso del tempo</li><li>Sviluppare spirito di iniziativa, ragionamento e problem solving</li><li>Aumentare la collaborazione della classe e lo spirito di gruppo</li></ul><p></p><p>OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI</p><p></p><ul style="text-align: left;"><li>Saper leggere gli strumenti di misura (cilindro graduato, dinamometro)</li><li>Saper misurare i volumi degli oggetti con il cilindro graduato</li><li>Saper misurare le forze peso in Newton con il dinamometro</li><li>Riflettere sul concetto di forza di attrazione gravitazionale</li><li>Destreggiarsi nel calcolo e nell'elaborazione di dati, grafici e tabelle</li><li>Prendere coscienza di ciò che aveva capito Archimede gridando: “EUREKA!”</li><li>Capire come funziona il galleggiamento degli oggetti in acqua</li><li>Comprendere cos'è e come funziona la spinta di Archimede e a cosa equivale esattamente</li></ul><p></p><p>L'approccio metodologico è sempre quello ipotetico-deduttivo. I ragazzi sono chiamati in prima persona a proporre ipotesi, ragionare, dedurre e sperimentare. La classe viene suddivisa in piccoli gruppi (di 3 o 4 alunni) che rimarranno sempre gli stessi fino alla fine del percorso. Ciascun gruppo avrà nome e logo di riconoscimento che verrà utilizzato durante la verifica di gruppo. Si susseguiranno visioni di filmati, da cui scaturiranno ipotesi che poi verranno verificate attraverso esperimenti scientifici. L'attenzione è sempre posta a far condurre ai ragazzi il percorso, la docente si limita a guidarli e indirizzarli.</p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1kHKIbSnVz1w4Qa7HiTz2-_Zb48UNqmV0/view?usp=sharing">EUREKA</a></p><p>Grado scolastico: Secondaria di I grado</p><p>Area disciplinare: Scienze</p><p>Serena Benedetti</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-77219649517114876102022-09-12T07:31:00.001-07:002022-12-28T07:39:11.415-08:00Eureka – la spinta di Archimede<p style="text-align: justify;"> Il fenomeno trattato comprende un concetto complesso e di difficile trattazione: il galleggiamento e la densità; è un argomento che ho sempre proposto in terza, riscontrando notevoli difficoltà. Nel percorso che seguirà, il fenomeno viene trattato da un altro punto di vista e l’attenzione si sposta sull’azione che l’acqua, presa in considerazione in maggior misura in questo percorso, ma anche altri mezzi (ad esempio l’aria) hanno sul moto degli oggetti. Ritengo quindi che il percorso possa essere proposto sia in una classe seconda (nella seconda parte dell’anno) sia in una classe terza, come prosieguo di alcuni concetti affrontati nella classe prima e nella prima parte della classe seconda; in particolare: il concetto di misura e l’introduzione alla gestione delle misure sperimentali e all’analisi dei dati; il concetto di volume, il concetto di forza. A mio avviso questi sono i prerequisiti necessari per svolgere il percorso sulla spinta di Archimede e porre le basi per comprendere il concetto di densità. Ho deciso di sperimentare questo percorso nella mia classe terza perché si inseriva all’interno di un percorso più ampio, iniziato l’anno precedente, durante il quale erano stati affrontati con la stessa metodologia fenomenologico-induttiva altri argomenti: le forze, la forza di gravità, differenza tra la massa e il peso, la scoperta della legge di Hooke e il moto.</p><p><br /></p><p>Durante questo percorso è stata adoperata una didattica partecipativa a carattere prevalentemente induttivo: gli allievi hanno sperimentato liberamente e l’insegnante li ha supportati e guidati nella concettualizzazione, lasciandoli comunque liberi di fare i propri ragionamenti, giusti o sbagliati che fossero, intervenendo in fase di discussione collettiva e successivo aggiustamento.</p><p>Di seguito alcune caratteristiche essenziali del percorso:</p><p>• Sono stati usati diversi video come strumenti di attivazione: lo scopo era quello di suscitare curiosità sul fenomeno da studiare, far emergere una situazione da investigare e porre le basi per uno studio di tipo sperimentale.</p><p>• Sono quindi state concordate le diverse fasi dell’attività sperimentale di gruppo che hanno portato alla raccolta dei dati.</p><p>• I dati sono stati analizzati e discussi fino ad arrivare a dare una spiegazione del fenomeno e quindi alla «scoperta» della spinta di Archimede.</p><p>• Per promuovere un apprendimento quanto più attivo e individualizzato, gli alunni hanno lavorato in gruppi eterogenei, di 3/4 alunni; i gruppi sono stati stabiliti dall’insegnante all’inizio del percorso e mantenuti fino alla fine.</p><p>• Durante i primi dieci minuti di ogni lezione, al fine di riprendere i concetti emersi nella lezione precedente è stata fatta una revisione dei compiti per casa: il docente ha selezionato due o tre alunni alla volta perché relazionassero quanto fatto.</p><p>• È stata svolta una verifica individuale alla fine del percorso dopo diverse esercitazioni in gruppo.</p><p><br /></p><p>FASE 1 (fase di attivazione- 1 ore) Osservazione e descrizione del fenomeno attraverso la visione</p><p>di un video: cosa fa l’acqua ad un corpo che sta dentro?</p><p>FASE 2 (2 ore) Osservazione e descrizione della caduta dei corpi in mezzi diversi: cosa accade?</p><p>FASE 3 (2 ora) Visione del «Archimedes bath» e progettazione delle modalità con cui raccogliere</p><p>dati</p><p>FASE 4 (2 ore) Raccolta dati: misure della forza di trazione di diversi oggetti in aria e in acqua e</p><p>del volume</p><p>FASE 5 (1 ora) Analisi dei dati e misura del peso di acqua spostata</p><p>FASE 6 (2 ore) Analisi dei dati e discussione per arrivare alla spinta di Archimede</p><p>FASE 7 (1 ore) Visione completa del video iniziale di Archimede e successiva discussione alla luce</p><p>di quanto scoperto</p><p>FASE 8 (2 ore) Applicazione di quanto scoperto in diversi contesti: esercitazione e discussione.</p><p>Verifica individuale (1 ora)</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1MN2ZyHuy385W7SSeYXo7waQUeDJl3MGo/view?usp=sharing">Eureka – la spinta di Archimede</a></p><p><br /></p><p>Classe terza H</p><p>Grado scolastico: Secondaria Primo Grado</p><p>Area disciplinare: Scienze</p><p>Docente: Luisa Guarnieri</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-35757304366079090582022-09-12T02:16:00.003-07:002022-12-28T02:21:19.663-08:00Le Fantasie della matematica<p> </p><p><br /></p><p>Tutte le attività sono state proposte agli alunni sotto forma di gioco e di sfida, e non come semplici</p><p>problemi che presupponevano una serie di regole da mettere in atto. In tal senso, è stato possibile</p><p>stimolare i ragionamenti logici attraverso dei problemi-sfida.</p><p><span style="text-align: justify;">La «matematica» intesa come disciplina rigida, è stata così stravolta, per lasciare spazio ad una</span></p><p style="text-align: justify;">didattica laboratoriale al fine di sviluppare la capacità di argomentare e discutere; favorendo lo</p><p style="text-align: justify;">sviluppo di uno stile cognitivo che consenta di affrontare gli apprendimenti con curiosità,</p><p style="text-align: justify;">flessibilità originalità ed intuizione. </p><p></p><ul style="text-align: left;"><li style="text-align: justify;">Tutte le attività sono state svolte su un quaderno bianco, per lasciare gli alunni liberi di spaziare. Essi sono stati personalizzati da ogni allievo, sulla base della propria fantasia, della propria personalità e delle proprie passioni.</li><li style="text-align: justify;">Alcune attività sono state svolte in gruppo, per garantire la collaborazione e la co-costruzione di conoscenze significative; altre sono state svolte individualmente per consolidare gli apprendimenti.</li><li style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">Tutte le attività implementate, sia quelle di gruppo che individuali, hanno previsto una fase di </span>rendicontazione orale e scritta. Gli alunni hanno riflettuto e argomentato le fasi del loro lavoro, i ragionamenti fatti e il modo in cui sono giunti ad una soluzione.</li></ul><p></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1B8ANrRUc0STZc2mMF_RBvH0GTSES2-4N/view?usp=sharing">Le Fantasie della matematica</a></p><p><br /></p><p>Grado scolastico: scuola primaria Area disciplinare: matematica</p><p>Istituto comprensivo B. Sestini- plesso «Gianni Rodari»</p><p>Docenti coinvolti: Apostolico Martina</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-66125794211734293592022-09-12T02:07:00.004-07:002022-12-28T02:15:44.434-08:00Il problema di Giulia Numeri d’aria e numeri di terra<p><br /></p><p><br /></p><p style="text-align: justify;">Il percorso «Numeri d’aria e numeri di terra» è stato svolto in una classe prima, da Settembre fino a Maggio. Costituisce un percorso didattico in diretta continuità con la scuola primaria per recuperare e consolidare le abilità relative a numeri naturali e numeri decimali, senza proporre esercizi ripetitivi e meccanici, ma tramite questioni problematiche emotivamente coinvolgenti gli studenti stessi e tramite attività pratiche con strumenti di misura.</p><p style="text-align: justify;">I «numeri d’aria» prevedono una serie di problemi che prevedono l’utilizzo di numeri naturali, non strettamente legati alla realtà pratica, e che hanno permesso l’individuazione di serie numeriche, la scoperta di regolarità numeriche, l’utilizzo di proprietà numeriche per un calcolo mentale rapido e ragionato.</p><p style="text-align: justify;">I «numeri di terra» invece hanno previsto principalmente attività di misurazione con utilizzo dei numeri decimali, a cui sono seguiti esercizi per scoprire metodi di calcolo veloce e confronto.</p><p style="text-align: justify;">In particolare viene documentato Il Problema di Giulia, che è stato proposto alla classe prima durante le prime settimane di scuola secondaria di I grado, con lo scopo principale di avviare un percorso di educazione a:</p><p style="text-align: justify;">- confronto/dibattito per la ricerca di strategie risolutive</p><p style="text-align: justify;">- questioni problematiche quanto più possibili realistiche, vicine alla quotidianità degli studenti, pertanto stimolanti per l’apprendimento della matematica.</p><p><br /></p><p>Durante tutto il percorso, è stata adoperata una didattica partecipativa a carattere prevalentemente induttivo, in cui si è cercato costantemente di sollecitare l’autonomia degli allievi nella costruzione delle conoscenze e nella ricostruzione delle sintesi cognitive. In sintesi:</p><p>- Brainstorming</p><p>- Cooperative learning</p><p>E’ stato un continuo alternarsi di momenti di cooperative learning con brevi momenti di lezione frontale, finalizzati all’introduzione dell’attività da realizzare o alla sistematizzazione del lavoro svolto dai gruppi o dai singoli alunni. </p><p>Il problema di Giulia è stato il primo lavoro della classe svolto in modalità cooperative learning. La classe è stata suddivisa in gruppi eterogenei stabiliti dal docente sulla base delle osservazioni delle prime due settimane di scuola, cercando di assegnare un ruolo specifico idoneo ad ogni alunno:</p><p>- organizer: gestisce organizzazione del lavoro da svolgere con turni di parola, di lavoro, rispetto dei ruoli</p><p>- time keeper: gestisce il tempo, aiutando tutti a rispettare la scadenza temporale assegnata dal docente</p><p>- material manager: gestisce forbici, colla, fotocopie</p><p>- reporter: riferisce il lavoro svolto durante la restituzione dei procedimenti scelti da ogni singolo gruppo, facendosi portavoce delle scelte fatte da tutti i membri</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1vdW0qMtUo_wSrWOwaXKWn1L3ICF1dNBN/view?usp=sharing">Il problema di Giulia Numeri d’aria e numeri di terra</a></p><p><br /></p><p>Classe I G</p><p>Scuola secondaria di I grado B. Sestini - Agliana</p><p>Prof. Tiziana Biagiotti</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-66678217409478588642022-09-01T09:29:00.005-07:002022-12-27T09:33:26.447-08:00Problemi al centro<p> Per quanto attiene agli obiettivi di apprendimento sono stati presi come riferimento gli obiettivi presenti nel curricolo d’istituto:</p><p>➢ Riconoscimento di situazioni problematiche nell’esperienza quotidiana, preferibilmente in contesti di apprendimento collaborativo</p><p>➢ Rappresentazione di situazioni problematiche con diversi metodi e tecniche: disegni, parole, simboli...</p><p>➢ Lettura e comprensione del testo di semplici problemi, privilegiando l’ attività di gruppo (discussione, confronto, individuazione della strategia risolutiva).</p><p>➢ Risoluzione di semplici problemi con rappresentazioni grafiche e operazioni di addizione e sottrazione, argomentando l’algoritmo adottato.</p><p>Il principale obiettivo del percorso è stato senza dubbio la “soluzione di problemi”. L’aspetto più importante non è stato il problema in sé, ma il processo con cui l’alunno giunge alla soluzione. Siamo partiti da situazioni quotidiane e da alcune loro conoscenze, sono state prese in esame alcune situazioni problematiche inizialmente prive di dati numerici, poi, in un secondo momento, sono stati introdotti i dati numerici</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1fSlItBH3Ov-w_2o2kOyWlg1B5l8zrJcr/view?usp=sharing">Problemi al centro</a></p><p>Attività di problem solving</p><p>A.S. 2021/2022</p><p>classe 1C</p><p>scuola primaria ̋Don Milani ʺ di Agliana (PT)</p><p>Ins. Palmiero Laura</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-71191824228942556872022-09-01T09:20:00.001-07:002022-12-27T09:26:12.549-08:00«MI E’ VENUTA UN’IDEA»<p style="text-align: justify;"> CON IL NOSTRO GRUPPO CLASSE ABBIAMO DECISO DI PARTECIPARE ALLA FORMAZIONE LSS DEL NOSTRO ISTITUTO COME PERCORSO DI CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA. ABBIAMO AVUTO INOLTRE L’OPPORTUNITA’ DI PARTECIPARE AL PROGETTO « PROBLEMI AL CENTRO» CON IL CARME DI PISTOIA. IL PROGETTO ERA PREVISTO PER LA SCUOLA PRIMARIA MA NOI SEGUENDO LE INDICAZIONI DEI FORMATORI LO ABBIAMO RIADATTATO ALLE ESIGENZE DEI NOSTRI BAMBINI. IL LABORATORIO DI MATEMATICA «MI E’ VENUTA UN’IDEA» INFATTI E’ IN LINEA CON GLI OBIETTIVI GENERALI DI TALE PROGETTO , OBIETTIVI CHE INTENDONO FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA VISIONE DELLA MATEMATICA COME DISCIPLINA DI IDEE, RAGIONAMENTI, CREATIVITA’, COMUNICAZIONE, COLLABORAZIONE, SPIRITO CRITICO INSIEME AD UN ADEGUATO SENSO DI AUTOEFFICACIA. DA EVIDENZIARE INOLTRE LO STRETTO LEGAME DEL PERCORSO ANCHE CON LE INDICAZIONI NAZIONALI.</p><p style="text-align: justify;">GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SONO STATI ESTRAPOLATI DAL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DEL NOSTRO ISTITUTO. SONO OVVIAMENTE IN LINEA CON LE INDICAZIONI NAZIONALI NELLE QUALI SI LEGGE CHE : « LA MATEMATICA FORNISCE GLI STRUMENTI PER INDAGARE E SPIEGARE MOLTI FENOMENI FAVORENDO UN APPROCCIO RAZIONALE AI PROBLEMI.»</p><p style="text-align: justify;">NELLO SPECIFICO NEL CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO: «.......IMPARANO A FARE DOMANDE, A DARE E CHIEDERE SPIEGAZIONI, A LASCIARSI CONVINCERE DAI PUNTI DI VISTA DEGLI ALTRI, A NON SCORAGGIARSI SE LE LORO IDEE NON RISULTANO APPROPRIATE........»</p><p>AD OGNI INCONTRO AL CARME DI PISTOIA SONO STATE PROPOSTE DELLE ATTIVITA’ DA METTERE IN ATTO CON I NOSTRI BAMBINI . OGNI ATTIVITA’ DA NOI SPERIMENTATA E DOCUMENTATA E’ STATA SUCCESSIVAMENTE OGGETTO DI UN CONFRONTO CON GLI ALTRI DOCENTI CHE PARTECIPAVANO AL PROGETTO. E’ STATA UN’ESPERIENZA MOTIVANTE E STIMOLANTE CHE CI HA DATO MODO DI SPERIMENTARE STRATEGIE DIDATTICHE INNOVATIVE E COINVOLGENTI.</p><p><br /></p><p>LE TAPPE DEL NOSTRO PERCORSO:</p><p>1 ESPERIENZA: CHE COS’E’ UN PROBLEMA</p><p>2 ESPERIENZA: IN PALESTRA</p><p>3 ESPERIENZA: GIOCO A COPPIE</p><p>4 ESPERIENZA: TROVA IL PERCORSO PIU’ BREVE</p><p>5 ESPERIENZA: IL GIOCO DEL BUCATO DA STENDERE</p><p>6 ESPERIENZA: DIAGRAMMA DI FLUSSO (PERCORSO DA CASA A SCUOLA)</p><p><br /></p><p>LE INSEGNANTI HANNO LAVORATO CON IL PICCOLO E IL GRANDE GRUPPO CLASSESUDDIVIDENDOSI ,PER MOTIVI ORGANIZZATIVI, LE ESPERIENZE DA PROPORRE ALLA CLASSE.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1eEJx3cSzdA_6FhsKjrlgPSmn9yrvKKjw/view?usp=sharing">«MI E’ VENUTA UN’IDEA»</a></p><p>-Matematica senza paura-</p><p>Gruppo: sez.«D» 5 anni</p><p>Scuola dell’infanzia S Niccolò</p><p>Insegnanti: Zani Stefania, Di Feo Gerardina, Scotellaro Patrizia</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-67848273812880154262022-09-01T09:12:00.005-07:002022-12-27T09:19:55.654-08:00Dalla realtà ... alla funzione<p> IL FILO CONDUTTORE DELL’ATTIVITA’ PROPOSTA RIGUARDA L’INTRODUZIONE ALLE FUNZIONI, PARTENDO DA UNO STUDIO DELLE «CORRISPONDENZE» TRA OGGETTI, ANCHE DI USO COMUNE.</p><p>IL PERCORSO, NELLA SUA INTEREZZA, SI SVOLGEREBBE IN TUTTI E TRE GLI ANNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.</p><p style="text-align: left;"></p><ul style="text-align: left;"><li>FASE 0: FORMAZIONE DEI GRUPPI: ESSENDO LA CLASSE FORMATA DA 24 ALUNNI, E’ STATO DECISO DI FORMARE 6 GRUPPI DA 4 PERSONE CIASCUNO</li></ul><p></p><p>● FASE 1: RIPASSO DELL’ATTIVITA’ DELLO SCORSO ANNO “LE FUNZIONI FUNZIONANO”, SUL CONCETTO DI FUNZIONE AFFRONTATO</p><p>● FASE 2: OGNI GRUPPO RIPERCORRE GLI ESERCIZI SVOLTI, PROPOSTI DAL FORMATORE, CON LA REALIZZAZIONE DI GRAFICI SU CARTA MILLIMETRATA</p><p>● FASE 3: FOCALIZZAZIONE SUL POTERE DEL SEGNO “=” E DEL SUO VALORE</p><p>● FASE 4: INTRODUZIONE AI PROBLEMI CON UNA INCOGNITA, DOPO AVER AVUTO UN ASSAGGIO CON UN ESERCIZIO “SFIDA” NEL COMPITO IN CLASSE</p><p>● FASE 5: ASSEGNAZIONE A CIASCUN GRUPPO DI UN PROBLEMA DIVERSO</p><p>● FASE 6: RISOLUZIONE DEI PROBLEMI E CONSEGNA DEL LAVORO SVOLTO SU MICROSOFT TEAMS</p><p>● FASE 7: CORREZIONE DEGLI ESERCIZI DI CIASCUN GRUPPO ALLA LIM</p><p>● FASE 8: DISCUSSIONE E ANALISI DI QUANTO VISTO: COSA E’ SERVITO PER OTTENERE LA SOLUZIONE?</p><p><br /></p><p><a href="https://drive.google.com/file/d/1W2geqGdDkLvYLl7qOaI_-txvZhnozGlq/view?usp=sharing">Dalla realtà ... alla funzione</a></p><p><br /></p><p>Grado scolastico: Scuola Secondaria di I Grado</p><p>Area disciplinare: Matematica</p><p>ICS “Bartolomeo Sestini”</p><p>Docenti coinvolti: Prof. Pierucci Lorenzo</p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3479654971750983005.post-10239752037272515242022-08-29T07:57:00.006-07:002022-12-27T08:02:28.918-08:00Problemi? No problem! Divertirsi con le sfide di logica<p><span style="font-family: Calibri, sans-serif; white-space: pre-wrap;">Alla classe viene proposto di iniziare a collaborare in piccoli gruppi di tipo eterogeneo composti da 3-4 bambini, i quali resteranno invariati per tutta la durata del progetto. Tali attività laboratoriali sono state accolte fin da subito con entusiasmo da tutto il gruppo classe, cogliendole come momenti di collaborazione, aiuto reciproco e riflessione collettiva. </span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Il lavoro prevedeva tre fasi:</span></p><ol style="margin-bottom: 0; margin-top: 0; padding-inline-start: 48px;"><li aria-level="1" dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; list-style-type: decimal; margin-left: -6.1pt; padding-left: 10.6pt; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre;"><p dir="ltr" role="presentation" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">L'insegnante propone l'attività e guida attraverso una prima lettura collettiva all’ elaborazione dei concetti proposti nelle varie sfide affrontate.</span></p></li><li aria-level="1" dir="ltr" style="background-color: transparent; color: black; font-family: Arial; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; list-style-type: decimal; margin-left: -6.1pt; padding-left: 10.6pt; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre;"><p dir="ltr" role="presentation" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ciascun bambino all’ interno del proprio gruppo, ascolta e collabora con l’altro, esprime il proprio punto di vista, condivide ed interagisce sentendosi coinvolto in un processo di costruzione delle conoscenze. </span></p></li></ol><p><span id="docs-internal-guid-28ec88c8-7fff-4b8a-ecc2-2029a3841a6f"></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt; text-align: justify;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">3. Tutto il gruppo classe si riunisce per condividere le soluzioni elaborate in gruppo e riflettere, guidati dall’ insegnante, sulle possibili altre soluzioni non evidenziate nel dibattito.</span></p><p><br /></p><p><a href="https://docs.google.com/presentation/d/1Uw-ekm8R0RUBtoWGCPY7KUP9h2Sbk2Vm/edit?usp=sharing&ouid=116553306635012474592&rtpof=true&sd=true">Problemi? No problem! Divertirsi con le sfide di logica</a></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Classe V, sez.A, a.s. 2021/2022</span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Scuola primaria Don Milani</span></p><p><span id="docs-internal-guid-d77e6cad-7fff-a47e-ac57-6bd7c4010a9e"></span></p><p dir="ltr" style="line-height: 1.08; margin-bottom: 0pt; margin-top: 10pt;"><span style="background-color: transparent; color: black; font-family: Calibri, sans-serif; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: 400; text-decoration: none; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">Ins. Ghianni Siria</span></p>Atelier della scienzahttp://www.blogger.com/profile/03099572876859087147noreply@blogger.com0