martedì 3 settembre 2019

I musicanti di Brema… hanno qualche problema!


Il percorso si colloca all’interno del curricolo verticale del nostro Istituto che, per la classe II, prevede gli obiettivi di seguito elencati.


* L’attività si colloca inoltre all’interno di un percorso consapevolmente strutturato con l’intenzione di evitare il crearsi di “fissità mentali” nei bambini e nelle bambine relativamente alla risoluzione di problemi.


* L’articolazione dell’offerta didattica fa leva sull’importanza della narrazione come base per l’individuazione e la risoluzione di situazioni problematiche.


* Elemento fondante è la verbalizzazione dei processi cognitivi, già richiesta in forma orale e semplificata a partire dalla classe prima.


* “Gradualmente, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i pari, l’alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s’intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie


risolutive.” (Indicazioni Nazionali 2012, p. 60).

L’intera attività proposta si basa su una didattica attiva prevalentemente induttiva, portata avanti in piccoli gruppi.


* La proposta didattica si è incentrata al tempo stesso sul valore inestimabile dell’esperienza diretta, dei vissuti emotivi e della cooperazione.



SCHEMA DEL PERCORSO

- Domande poste dall’insegnante, precedentemente strutturate.

- Discussione collettiva

- Lavoro in gruppi

- Visione di una parte della storia.

- Lavoro in gruppi sulle domande relative alla parte di storia vista.

- Stessa modalità dei lavori precedenti, ma stavolta i bambini e le bambine lavorano individualmente

all’ultima parte del racconto

-Verifica individuale


MUSICANTI DI BREMA


Pubblicato su Regione Toscana-LSS web


Classe II C scuola Primaria Don Milani

I.C. B. Sestini - Agliana

CALCOLANDO E MISURANDO CON BLUE-BOT Uso del robot per lo sviluppo delle abilità cognitive

Il percorso si colloca all’interno del curricolo verticale, ha caratteristica di trasversalità e coinvolge tutte le aree disciplinari. E’ stato scelto per il progetto di continuità fra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Le insegnanti sono state seguite da un esperto esterno per le fasi preliminari e di progettazione.

OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO

Obiettivi formativi di carattere generale Obiettivi formativi di carattere specifico

- Sviluppare le abilità metacognitive;

- Contare sia in senso progressivo che regressivo;


- Favorire il lavoro di gruppo;


- Operare sulla linea dei numeri;


- Avvicinarsi con il gioco alla robotica e utilizzarla anche in altre


- Effettuare misure con oggetti e strumenti discipline per la risoluzione di non convenzionali; problemi;


- Muoversi nello spazio circostante, sapendosi orientare attraverso semplici punti di riferimento;


- Eseguire e rappresentare un percorso;


- Avviare ai primi concetti di coding.


ELEMENTI SALIENTI DELL’APPROCCIO METODOLOGICO

L’approccio metodologico è stato di didattica attiva e ha favorito la collaborazione e l’inclusione di tutti gli alunni. Le strategie utilizzate sono state le seguenti: cooperative learning, learning by doing , problem solving , didattica laboratoriale, verbalizzazione, concettualizzazione, esperienze corporee, brain-storming .


MATERIALI E STRUMENTI USATI

Per l’attività sono stati usati: blue bot, carta, colla , scotch, pennarelli, righello, regoli.

Le attività si sono svolte sia in classe che nel laboratorio di robotica. Le due classi hanno lavorato insieme, dividendosi i compiti.


TEMPI:
3 incontri preliminari e 2 in itinere con l’esperto di circa un’ora e mezza per la progettazione e il confronto. Le attività si sono svolte nell’arco del secondo quadrimestre con cadenza settimanale con lezioni di circa 30’, quindi brevi, al fine di mantenere attivi interesse e curiosità.


PERCORSO

Nella fase iniziale gli alunni hanno scoperto i robot, li hanno osservati e disegnati. In seguito hanno studiato i comandi attraverso il gioco libero e la discussione collettiva.

Nella seconda fase sono state costruite due linee dei numeri (da 0 a 20 in due direzioni) e a piccoli gruppi i bambini hanno disegnato due mazzi di carte: uno con i comandi del robot e uno con i numeri e gli operatori, utili per giocare e operare sulla linea.

Nella terza fase gli alunni hanno scoperto quanto misura il passo del robot e lo hanno confrontato con altre misure arbitrarie.

La quarta fase ha previsto la creazione di piani quadrettati su cui far muovere blue-bot, programmando il percorso giusto per raggiungere l’obiettivo di volta in volta previsto, in contesti diversi per contenuto e anche con l’invenzione di storie.




BLUE-BOT






Classi prime- Scuola primaria G. Rodari

Docenti Sandra Rossi- Stefania Sarro

BEE-BOT

Il percorso si colloca nei curricula verticali d’istituto di matematica, geografia e tecnologia, attraverso: approfondimenti sull’orientamento, elaborazione di percorsi, mappe e approccio alla misurazione arbitraria.


❖Contemporaneamente si inserisce anche nel curricolo di tecnologia e di robotica, con un uso consapevole e mirato dello strumento BEE BOT


• Competenze nella madrelingua:

Inventare una storia fantastica partendo da un personaggio dato (bee bot).

• Competenze digitali:


Programmare percorsi per raggiungere un obiettivo (coding)


• Competenze sociali:


Interagire con gli altri per raggiungere uno scopo comune.


• Competenze geografiche consapevolezza ed espressione culturale con


spirito d’iniziativa:


✓ Effettuare percorsi con il proprio corpo, seguendo istruzioni.


✓ Dare istruzioni affinché un compagno raggiunga una meta.


✓ Ideare percorsi.


Obiettivi specifici


➢ Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno o


viceversa.


➢ Individuare la posizione di caselle sul piano quadrettato.


➢ Localizzare oggetti nello spazio fisico, sia rispetto a se stessi, sia rispetto ad altre


persone o oggetti, usando termini adeguati.


➢ Effettuare misure con oggetti ( es. passi, quadretti....) e strumenti elementari (es.


gomma, matita, pennarello....).


➢ Rappresentare, leggere e confrontare dati su cui riflettere al fine di prendere decisioni.


➢ Uso di robot per avviare al linguaggio di programmazione.


➢ Lateralizzazione.


✓ La metodologia usata è quella laboratoriale, la classe è diventata un luogo di esperienze concrete dove si è sviluppata la scoperta e si sono acquisite conoscenze. Sono stati privilegiati l’esplorazione diretta, l’osservazione, la discussione collettiva, il confronto e il lavoro individuale per far emergere conoscenze condivise.


✓ Ciò ha favorito l’integrazione di ogni alunno/a, permettendo un apprendimento più coinvolgente e significativo.




BEE-BOT






Scuola primaria Don Milani - Classe IB


Docente Argelati Lara

Frazioni: da figure geometriche equivalenti al confronto tra frazioni

In questo documento presentiamo in modo dettagliato il lavoro svolto per trattare: frazioni nel quotidiano, costruzione del concetto di frazione come operatore, frazioni equivalenti, confronto tra frazioni e problemi, tralasciando volutamente la rappresentazione delle frazioni sulla semiretta orientata e le frazioni come numeri misti, anche se affrontati in classe. 
Questo percorso è strettamente collegato alla documentazione degli stessi docenti dal titolo
 « Addizioni e sottrazioni con le frazioni: dai problemi geometrici al m.c.m».
Entrambi i percorsi sono caratterizzati da alcuni aspetti significativi:
- costruzione di un modello geometrico per il concetto di frazione come divisione di un intero
in parti equivalenti e non semplicemente uguali;
- utilizzo del modello geometrico per la soluzione di problemi, confronto tra frazioni, frazioni
equivalenti e per il progressivo apprendimento della procedura di addizione tra frazioni;
- situazioni problematiche reali o problemi del Rally Matematico Transalpino per consolidare
concetti già affrontati o per introdurne di nuovi;
- scomposizione in fattori primi e m.c.m. non trattati a priori, né in classe prima, né in classe
seconda, ma introdotti soltanto al termine della trattazione di tutte le operazioni tra frazioni;
- Cooperative-learning come prassi pressoché quotidiana, per promuovere un apprendimento
quanto più attivo e individualizzato possibile;
- verifica scritta formativa di gruppo, seguita da una verifica scritta individuale.
Durante tutto il percorso, è stata adoperata una didattica partecipativa a carattere prevalentemente induttivo, in cui si è cercato costantemente di sollecitare l’autonomia degli allievi nella costruzione delle conoscenze e nella ricostruzione delle sintesi cognitive.



Classi II F-G-H Scuola secondaria di I grado
Prof. Tiziana Biagiotti- Prof. Luisa Guarnieri- Prof. Paola Palmerini

Addizioni e sottrazioni con le frazioni: dai problemi geometrici al m.c.m

Questo percorso è strettamente collegato alla documentazione degli stessi docenti dal titolo
« Frazioni: da figure geometriche equivalenti al confronto tra frazioni» ed è la sua naturale continuazione. In particolare, in questo documento presentiamo in modo dettagliato il lavoro svolto per trattare:
• Risoluzioni di problemi geometrici che portano all’introduzione delle operazioni tra frazioni senza
l’utilizzo di algoritmi o m.c.m.
• Risoluzione di problemi anche non geometrici con l’utilizzo di un modello geometrico e delle
operazioni tra frazioni
• Addizioni e sottrazioni con l’utilizzo di un multiplo comune tra i denominatori e di frazioni equivalenti.
• Utilizzo del m.c.m nel caso di operazioni con denominatori grandi.
Entrambi i percorsi sono caratterizzati da alcune principali caratteristiche:
- costruzione di un modello geometrico per il concetto di frazione come divisione di un intero in parti
equivalenti e non semplicemente uguali;
- utilizzo del modello geometrico per la soluzione di problemi e per il progressivo apprendimento della procedura di addizione tra frazioni;
- situazioni problematiche reali o problemi del Rally Matematico Transalpino per consolidare concetti già affrontati o per introdurne di nuovi;
- scomposizione in fattori primi e m.c.m. non trattato a priori, né in classe prima, né in classe seconda, ma introdotti soltanto al termine della trattazione di tutte le operazioni tra frazioni;
- Cooperative-learning come prassi pressoché quotidiana, per promuovere un apprendimento quanto
più attivo e individualizzato in ciascun alunno;
- Verifica scritta formativa di gruppo, seguita da una verifica scritta individuale.
Durante tutto il percorso, è stato adoperata una didattica partecipativa a carattere prevalentemente
induttivo, in cui si è cercato costantemente di sollecitare l’autonomia degli allievi nella costruzione delle conoscenze e nella ricostruzione delle sintesi cognitive. I ragazzi hanno lavorato in gruppi eterogenei stabiliti dalle insegnanti all’inizio del primo percorso e mantenuti fino alla fine, anche durante le verifiche di gruppo.



Scuola secondaria di I grado - II F, G, H
Prof. Tiziana Biagiotti, Prof. Luisa Guarnieri, Prof. Paola Palmerini

Ah..ah..attenzione qui si nasconde una frazione

Il percorso effettuato ha coinvolto diverse classi dell’Istituto Comprensivo, a partire dalle classi seconde della scuola primaria, fino alle classi terze della scuola secondaria di primo grado, nell'ottica della continuità didattica.
Ha affrontato un nucleo fondante di matematica: il concetto di "frazione", il suo valore come quantificatore e operatore, le applicazioni delle frazioni in alcuni dei contesti previsti per il quinto anno dalle Indicazioni Nazionali.
Le principali modalità di lavoro sono state:
- didattica attiva centrata sui problemi
- lavoro di gruppo
- didattica induttiva e costruttiva.
Sono state sperimentate anche metodologie come:
- brainstorming
- debate
- clil
e talvolta adottati metodi più tradizionali: lezioni frontali, conversazioni guidate, uso dei testi, esercitazioni sia individuali che di gruppo.

Come sintesi del lavoro svolto, è stato via via costruito da ciascun alunno “Il lapbook delle frazioni”, uno strumento che ha intrinseco il concetto di frazione e che potrà essere utile anche in una prospettiva di continuità.



Classe VB- Scuola primaria G. Rodari
Docente AnnaMaria Noci

UNA NUOVA COMPAGNA DI CLASSE: L'APETTA BOT

Il percorso è stato svolto in una classe prima, in continuità con le sezioni dei 5 anni della scuola primaria.

A cosa serve la Bee Bot?

• avvicinarsi giocando al mondo della robotica
• individuare strategie per contare e sviluppare la logica
• visualizzare e costruire percorsi nello spazio
• organizzare giochi in lingua italiana, inglese, matematica, geografia,
scienze, storia, ...
• apprendere le basi dei linguaggi di programmazione
• compiere le prime astrazioni di eventi ordinati
• verificare la correttezza del proprio pensiero
• facilitare la narrazione di storie
• rappresentare lo spazio esplorato
• esercitarsi nelle prime operazioni matematiche, creare ritmi

FASI DI LAVORO

• Fase di esplorazione: ai bambini non viene detto nulla, devono scoprire da soli come si accendono i robot, a cosa servono i vari pulsanti e cosa possono fare
• Fase di discussione: ognuno dichiara ciò che ha scoperto e scrive le sue osservazioni

• Fase di gioco: a turno far muovere il robot fino a toccare un traguardo

• Fase di discussione: problemi sorti, dubbi, ricerca di soluzioni

• Ideazione di percorsi: costruzione di percorsi sul foglio quadrettato,
scrittura dei comandi e verifica.

UNA NUOVA COMPAGNA DI CLASSE

Scuola primaria Don Milani - Docente Teresa Pica


ROBOTICA 2.0




Il Progetto di Robotica che vi presentiamo ha avuto come protagonisti i bambini di 5 anni delle nostre due sezioni della scuola dell'infanzia. Le attività proposte hanno previsto l’utilizzo di Bee-Bot e Blue–Bot 2 piccoli robot a forma di ape, programmabili in modo semplice ed efficace, che i bambini hanno accolto con entusiasmo e curiosità. I giovani partecipanti hanno imparato a muovere i robot utilizzando i tasti. Il robot è stato inserito all’interno di storie ed attività che si adattassero alla nostra programmazione didattica e alla fascia d’età. E’ importante sottolineare come questo simpatico robot sia stato uno strumento didattico utile allo sviluppo della percezione spaziale e non solo. I bambini sono anche chiamati a mettere in atto: - strategie risolutive - ipotizzare un percorso - contare i passi - dare istruzioni - descrivere e progettare percorsi secondo vincoli dati. Attraverso queste esperienze i bambini hanno messo in gioco le loro attitudini creative, la loro capacità di comunicazione e cooperazione con la regia attenta delle insegnanti. La robotica ha offerto un’opportunità in più per creare le condizioni di un apprendimento attivo, costruttivo, collaborativo e intenzionale, con l’utilizzo consapevole della tecnologia. 

ROBOTICA 2.0


Sezione 5 anni- Scuola infanzia San Niccolò
Docenti Benedetta Piccioli - Stefania Zani - Simona Massaro

LE FRAZIONI


Il percorso è stato svolto in una classe quinta della scuola primaria.


Traguardo per lo sviluppo di competenze:
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti
matematici (numeri decimali, frazioni, scale di riduzione, percentuali, numeri negativi).

Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria (matematica):
Le sue conoscenze matematiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero
logico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Obiettivi di apprendimento
Conoscere il concetto di frazione e l’unità frazionaria.
Riconoscere la frazione complementare ed equivalente solo con il calcolo.
Riconoscere le frazioni proprie, improprie ed apparenti; uguali o minori dell’intero.
Riconoscere la frazione decimale e farla corrispondere al numero decimale e viceversa.
Applicare la frazione come operatore sui numeri.
Acquisire l’idea di frazione come rapporto.
Trovare il numero decimale corrispondente ad una qualsiasi frazione.
Calcolare le percentuali.

Approcci Metodologici
- Lezione frontale partecipata
- Lavori di gruppo
- Brainstorming
- Cooperative Learning
- Tutoring per inclusione BES
Tempi: tutto il percorso è stato fatto tra i mesi di Gennaio e Marzo 2019, per un totale di 19 lezioni.

LE FRAZIONI

Scuola primaria G.Rodari
Docente: Sara Stefanini

Le frazioni

Il percorso si inserisce all’interno della programmazione di matematica del pentamestre della classe prima della scuola secondaria nell’area del “ Numero”.

Prerequisiti


  • Conoscenza dei numeri Naturali e loro posizionamento sulla retta orientata
  • . Multipli e divisori

Obiettivi essenziali di apprendimento

- Le frazioni nella realtà
- Uso delle frazioni nei problemi
- Posizione delle frazioni sulla semiretta orientata
- Frazioni equivalenti

Elementi salienti dell’approccio metodologico

- Lavoro di tipo laboratoriale, costruito attraverso una didattica attiva prevalentemente di tipo
induttivo con un ruolo di sviluppo delle conoscenze richiesto agli allievi.
- Lavoro di gruppo
- Ricerca di situazioni reali in cui sono presenti le
frazioni
- Documentazione individuale
- Documentazione di gruppo

LE FRAZIONI

Scuola secondaria I grado B.Sestini
Docenti
Prof. Olga Baroncelli, Prof. Serena Benedetti, Prof. Maria Grillo, Prof. Cristina Pratesi, Prof. Laura Zecchini

lunedì 2 settembre 2019

Le frazioni equivalenti...fatte insieme sono più divertenti


Il percorso è stato svolto in due classi quinte della scuola primaria e si pone i seguenti obiettivi:

Obiettivi formativi

- Guardare la realtà da più punti di vista.
- Essere in grado di trasferire conoscenze specifiche in settori diversi.
- Saper ipotizzare, calcolare e dedurre.
- Organizzarsi per lavorare nel gruppo.
- Interagire e collaborare in maniera costruttiva per realizzare
obiettivi comuni.
- Rafforzare l’autostima, attraverso lo scambio di conoscenze e
competenze fra pari.
- Acquisire un metodo di studio che implichi un procedere “per
problemi”, utilizzando l’errore per elaborare strategie in modo
creativo.

Obiettivi operativi

- Apprendere il concetto di frazione.
- Costruire a coppie testi problematici sulle frazioni e risolverli.
- Analizzare i testi per verificarne la coerenza linguistica e la
correttezza sul piano matematico.
- Lavorare sull’errore e leggerlo in chiave positiva, come strumento per
ricercare la “verità”.
- Individuare collettivamente strategie per ricostruire il testo.
- Visualizzare e riconoscere frazioni equivalenti.
- Confrontare frazioni equivalenti.

LE FRAZIONI EQUIVALENTI

Scuola primaria Don Milani
Docenti Tiziana Lo Iacono - Barbara Davini

Esploriamo lo spazio con un amico speciale


Il percorso di robotica educativa è rivolto ai bambini di 5 anni ed è inserito nel curricolo verticale della scuola dell’infanzia in continuità con la scuola primaria.

In questo ambito le attività laboratoriali avranno lo scopo di riuscire a “Saper Fare”, scoprire, verificare concetti e funzioni per un apprendimento costruttivo e collaborativo, per una manualità al ragionamento; il tutto sotto la guida e il coordinamento dell’insegnante. E’ una opportunità in più
per creare le condizioni di un apprendimento attivo, costruttivo e intenzionale.

METODOLOGIA

• Incontri di laboratorio scientifico
• Lavoro e suddivisione in gruppi
• Verbalizzazione
• Rappresentazione grafico-pittorica

Tutte le attività esperienziali del percorso mirano intorno all’uso di BLUE-BOOT (che né gli alunni e né le insegnanti conoscevano). Questo simpatico strumento didattico è utile allo sviluppo della percezione spaziale e della logica, inoltre i bambini collaborano, si confrontano e mettono in atto
strategie risolutive.


Scuola dell'infanzia S. Piero
Docenti Elvira Cioli- Patrizia Sbaragli

ECLISSI....IN SCALA


Il percorso è trasversale tra scienze e matematica dato che per la sua realizzazione
necessita di strumenti matematici anche se l’argomento riguarda le scienze astronomiche.
E’ stato sviluppato in terza media, durante la seconda parte dell’anno. Gli altri argomenti
trattati sono stati:
 Le forze
 Le molle
 La velocità e il moto
 ECLISSI IN SCALA
 Sviluppo sostenibile e global goals
 Educazione alla salute

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

 Operare con notazioni scientifiche e grandi numeri
 Individuare e usare scale di riduzione
 Risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado
 Progettare e costruire modelli concreti tridimensionali
 Comprendere le difficoltà nel realizzare un modello in scala
 Comprendere l’entità delle distanze reali tra i pianeti e il Sole
 Comprendere i meccanismi delle eclissi di Sole e di Luna

FASI DEL PERCORSO
 Partendo da un’immagine del libro di scienze verificare se il Sistema Solare
rappresentato è in scala
 Verificare se è possibile trovare una scala per rappresentare il Sistema Solare
 Determinare tutti i diametri dei pianeti e le loro distanze dal Sole utilizzando la
riduzione in scala trovata
 Costruire fisicamente il modello di Sistema Solare
 Utilizzando una cartina della Toscana trovare la posizione dei pianeti più lontani
 Costruzione del significato di eclisse utilizzando un modello in classe
 Costruzione di una balestra astronomica
 Realizzazione fisica dell’eclisse del Sole modello con la Luna modello
 Realizzazione fisica dell’eclisse di Sole reale con la Luna modello

ECLISSI...IN SCALA


Classe 3F - Scuola Secondaria I grado- Prof. Paola Palmerini