lunedì 12 settembre 2022

Eureka

 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO GENERALI

  • Sviluppare curiosità e interesse nel campo scientifico
  • Prendere consapevolezza del metodo scientifico-induttivo
  • Appassionarsi alla storia della scienza e alla vita degli scienziati che hanno portato avanti maggiormente il progresso scientifico nel corso del tempo
  • Sviluppare spirito di iniziativa, ragionamento e problem solving
  • Aumentare la collaborazione della classe e lo spirito di gruppo

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI

  • Saper leggere gli strumenti di misura (cilindro graduato, dinamometro)
  • Saper misurare i volumi degli oggetti con il cilindro graduato
  • Saper misurare le forze peso in Newton con il dinamometro
  • Riflettere sul concetto di forza di attrazione gravitazionale
  • Destreggiarsi nel calcolo e nell'elaborazione di dati, grafici e tabelle
  • Prendere coscienza di ciò che aveva capito Archimede gridando: “EUREKA!”
  • Capire come funziona il galleggiamento degli oggetti in acqua
  • Comprendere cos'è e come funziona la spinta di Archimede e a cosa equivale esattamente

L'approccio metodologico è sempre quello ipotetico-deduttivo. I ragazzi sono chiamati in prima persona a proporre ipotesi, ragionare, dedurre e sperimentare. La classe viene suddivisa in piccoli gruppi (di 3 o 4 alunni) che rimarranno sempre gli stessi fino alla fine del percorso. Ciascun gruppo avrà nome e logo di riconoscimento che verrà utilizzato durante la verifica di gruppo. Si susseguiranno visioni di filmati, da cui scaturiranno ipotesi che poi verranno verificate attraverso esperimenti scientifici. L'attenzione è sempre posta a far condurre ai ragazzi il percorso, la docente si limita a guidarli e indirizzarli.

EUREKA

Grado scolastico: Secondaria di I grado

Area disciplinare: Scienze

Serena Benedetti

Eureka – la spinta di Archimede

 Il fenomeno trattato comprende un concetto complesso e di difficile trattazione: il galleggiamento e la densità; è un argomento che ho sempre proposto in terza, riscontrando notevoli difficoltà. Nel percorso che seguirà, il fenomeno viene trattato da un altro punto di vista e l’attenzione si sposta sull’azione che l’acqua, presa in considerazione in maggior misura in questo percorso, ma anche altri mezzi (ad esempio l’aria) hanno sul moto degli oggetti. Ritengo quindi che il percorso possa essere proposto sia in una classe seconda (nella seconda parte dell’anno) sia in una classe terza, come prosieguo di alcuni concetti affrontati nella classe prima e nella prima parte della classe seconda; in particolare: il concetto di misura e l’introduzione alla gestione delle misure sperimentali e all’analisi dei dati; il concetto di volume, il concetto di forza. A mio avviso questi sono i prerequisiti necessari per svolgere il percorso sulla spinta di Archimede e porre le basi per comprendere il concetto di densità. Ho deciso di sperimentare questo percorso nella mia classe terza perché si inseriva all’interno di un percorso più ampio, iniziato l’anno precedente, durante il quale erano stati affrontati con la stessa metodologia fenomenologico-induttiva altri argomenti: le forze, la forza di gravità, differenza tra la massa e il peso, la scoperta della legge di Hooke e il moto.


Durante questo percorso è stata adoperata una didattica partecipativa a carattere prevalentemente induttivo: gli allievi hanno sperimentato liberamente e l’insegnante li ha supportati e guidati nella concettualizzazione, lasciandoli comunque liberi di fare i propri ragionamenti, giusti o sbagliati che fossero, intervenendo in fase di discussione collettiva e successivo aggiustamento.

Di seguito alcune caratteristiche essenziali del percorso:

• Sono stati usati diversi video come strumenti di attivazione: lo scopo era quello di suscitare curiosità sul fenomeno da studiare, far emergere una situazione da investigare e porre le basi per uno studio di tipo sperimentale.

• Sono quindi state concordate le diverse fasi dell’attività sperimentale di gruppo che hanno portato alla raccolta dei dati.

• I dati sono stati analizzati e discussi fino ad arrivare a dare una spiegazione del fenomeno e quindi alla «scoperta» della spinta di Archimede.

• Per promuovere un apprendimento quanto più attivo e individualizzato, gli alunni hanno lavorato in gruppi eterogenei, di 3/4 alunni; i gruppi sono stati stabiliti dall’insegnante all’inizio del percorso e mantenuti fino alla fine.

• Durante i primi dieci minuti di ogni lezione, al fine di riprendere i concetti emersi nella lezione precedente è stata fatta una revisione dei compiti per casa: il docente ha selezionato due o tre alunni alla volta perché relazionassero quanto fatto.

• È stata svolta una verifica individuale alla fine del percorso dopo diverse esercitazioni in gruppo.


FASE 1 (fase di attivazione- 1 ore) Osservazione e descrizione del fenomeno attraverso la visione

di un video: cosa fa l’acqua ad un corpo che sta dentro?

FASE 2 (2 ore) Osservazione e descrizione della caduta dei corpi in mezzi diversi: cosa accade?

FASE 3 (2 ora) Visione del «Archimedes bath» e progettazione delle modalità con cui raccogliere

dati

FASE 4 (2 ore) Raccolta dati: misure della forza di trazione di diversi oggetti in aria e in acqua e

del volume

FASE 5 (1 ora) Analisi dei dati e misura del peso di acqua spostata

FASE 6 (2 ore) Analisi dei dati e discussione per arrivare alla spinta di Archimede

FASE 7 (1 ore) Visione completa del video iniziale di Archimede e successiva discussione alla luce

di quanto scoperto

FASE 8 (2 ore) Applicazione di quanto scoperto in diversi contesti: esercitazione e discussione.

Verifica individuale (1 ora)


Eureka – la spinta di Archimede


Classe terza H

Grado scolastico: Secondaria Primo Grado

Area disciplinare: Scienze

Docente: Luisa Guarnieri

Le Fantasie della matematica

 


Tutte le attività sono state proposte agli alunni sotto forma di gioco e di sfida, e non come semplici

problemi che presupponevano una serie di regole da mettere in atto. In tal senso, è stato possibile

stimolare i ragionamenti logici attraverso dei problemi-sfida.

La «matematica» intesa come disciplina rigida, è stata così stravolta, per lasciare spazio ad una

didattica laboratoriale al fine di sviluppare la capacità di argomentare e discutere; favorendo lo

sviluppo di uno stile cognitivo che consenta di affrontare gli apprendimenti con curiosità,

flessibilità originalità ed intuizione. 

  • Tutte le attività sono state svolte su un quaderno bianco, per lasciare gli alunni liberi di spaziare. Essi sono stati personalizzati da ogni allievo, sulla base della propria fantasia, della propria personalità e delle proprie passioni.
  • Alcune attività sono state svolte in gruppo, per garantire la collaborazione e la co-costruzione di conoscenze significative; altre sono state svolte individualmente per consolidare gli apprendimenti.
  • Tutte le attività implementate, sia quelle di gruppo che individuali, hanno previsto una fase di rendicontazione orale e scritta. Gli alunni hanno riflettuto e argomentato le fasi del loro lavoro, i ragionamenti fatti e il modo in cui sono giunti ad una soluzione.

Le Fantasie della matematica


Grado scolastico: scuola primaria       Area disciplinare: matematica

Istituto comprensivo B. Sestini- plesso «Gianni Rodari»

Docenti coinvolti: Apostolico Martina

Il problema di Giulia Numeri d’aria e numeri di terra



Il percorso «Numeri d’aria e numeri di terra» è stato svolto in una classe prima, da Settembre fino a Maggio. Costituisce un percorso didattico in diretta continuità con la scuola primaria per recuperare e consolidare le abilità relative a numeri naturali e numeri decimali, senza proporre esercizi ripetitivi e meccanici, ma tramite questioni problematiche emotivamente coinvolgenti gli studenti stessi e tramite attività pratiche con strumenti di misura.

I «numeri d’aria» prevedono una serie di problemi che prevedono l’utilizzo di numeri naturali, non strettamente legati alla realtà pratica, e che hanno permesso l’individuazione di serie numeriche, la scoperta di regolarità numeriche, l’utilizzo di proprietà numeriche per un calcolo mentale rapido e ragionato.

I «numeri di terra» invece hanno previsto principalmente attività di misurazione con utilizzo dei numeri decimali, a cui sono seguiti esercizi per scoprire metodi di calcolo veloce e confronto.

In particolare viene documentato Il Problema di Giulia, che è stato proposto alla classe prima durante le prime settimane di scuola secondaria di I grado, con lo scopo principale di avviare un percorso di educazione a:

- confronto/dibattito per la ricerca di strategie risolutive

- questioni problematiche quanto più possibili realistiche, vicine alla quotidianità degli studenti, pertanto stimolanti per l’apprendimento della matematica.


Durante tutto il percorso, è stata adoperata una didattica partecipativa a carattere prevalentemente induttivo, in cui si è cercato costantemente di sollecitare l’autonomia degli allievi nella costruzione delle conoscenze e nella ricostruzione delle sintesi cognitive. In sintesi:

- Brainstorming

- Cooperative learning

E’ stato un continuo alternarsi di momenti di cooperative learning con brevi momenti di lezione frontale, finalizzati all’introduzione dell’attività da realizzare o alla sistematizzazione del lavoro svolto dai gruppi o dai singoli alunni. 

Il problema di Giulia è stato il primo lavoro della classe svolto in modalità cooperative learning. La classe è stata suddivisa in gruppi eterogenei stabiliti dal docente sulla base delle osservazioni delle prime due settimane di scuola, cercando di assegnare un ruolo specifico idoneo ad ogni alunno:

- organizer: gestisce organizzazione del lavoro da svolgere con turni di parola, di lavoro, rispetto dei ruoli

- time keeper: gestisce il tempo, aiutando tutti a rispettare la scadenza temporale assegnata dal docente

- material manager: gestisce forbici, colla, fotocopie

- reporter: riferisce il lavoro svolto durante la restituzione dei procedimenti scelti da ogni singolo gruppo, facendosi portavoce delle scelte fatte da tutti i membri


Il problema di Giulia Numeri d’aria e numeri di terra


Classe I G

Scuola secondaria di I grado B. Sestini - Agliana

Prof. Tiziana Biagiotti

giovedì 1 settembre 2022

Problemi al centro

 Per quanto attiene agli obiettivi di apprendimento sono stati presi come riferimento gli obiettivi presenti nel curricolo d’istituto:

➢ Riconoscimento di situazioni problematiche nell’esperienza quotidiana, preferibilmente in contesti di apprendimento collaborativo

➢ Rappresentazione di situazioni problematiche con diversi metodi e tecniche: disegni, parole, simboli...

➢ Lettura e comprensione del testo di semplici problemi, privilegiando l’ attività di gruppo (discussione, confronto, individuazione della strategia risolutiva).

➢ Risoluzione di semplici problemi con rappresentazioni grafiche e operazioni di addizione e sottrazione, argomentando l’algoritmo adottato.

Il principale obiettivo del percorso è stato senza dubbio la “soluzione di problemi”. L’aspetto più importante non è stato il problema in sé, ma il processo con cui l’alunno giunge alla soluzione. Siamo partiti da situazioni quotidiane e da alcune loro conoscenze, sono state prese in esame alcune situazioni problematiche inizialmente prive di dati numerici, poi, in un secondo momento, sono stati introdotti i dati numerici




Problemi al centro

Attività di problem solving

A.S. 2021/2022

classe 1C

scuola primaria ̋Don Milani ʺ di Agliana (PT)

Ins. Palmiero Laura

«MI E’ VENUTA UN’IDEA»

 CON IL NOSTRO GRUPPO CLASSE ABBIAMO DECISO DI PARTECIPARE ALLA FORMAZIONE LSS DEL NOSTRO ISTITUTO COME PERCORSO DI CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA. ABBIAMO AVUTO INOLTRE L’OPPORTUNITA’ DI PARTECIPARE AL PROGETTO « PROBLEMI AL CENTRO» CON IL CARME DI PISTOIA. IL PROGETTO ERA PREVISTO PER LA SCUOLA PRIMARIA MA NOI SEGUENDO LE INDICAZIONI DEI FORMATORI LO ABBIAMO RIADATTATO ALLE ESIGENZE DEI NOSTRI BAMBINI. IL LABORATORIO DI MATEMATICA «MI E’ VENUTA UN’IDEA» INFATTI E’ IN LINEA CON GLI OBIETTIVI GENERALI DI TALE PROGETTO , OBIETTIVI CHE INTENDONO FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA VISIONE DELLA MATEMATICA COME DISCIPLINA DI IDEE, RAGIONAMENTI, CREATIVITA’, COMUNICAZIONE, COLLABORAZIONE, SPIRITO CRITICO INSIEME AD UN ADEGUATO SENSO DI AUTOEFFICACIA. DA EVIDENZIARE INOLTRE LO STRETTO LEGAME DEL PERCORSO ANCHE CON LE INDICAZIONI NAZIONALI.

GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SONO STATI ESTRAPOLATI DAL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DEL NOSTRO ISTITUTO. SONO OVVIAMENTE IN LINEA CON LE INDICAZIONI NAZIONALI NELLE QUALI SI LEGGE CHE : « LA MATEMATICA FORNISCE GLI STRUMENTI PER INDAGARE E SPIEGARE MOLTI FENOMENI FAVORENDO UN APPROCCIO RAZIONALE AI PROBLEMI.»

NELLO SPECIFICO NEL CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO: «.......IMPARANO A FARE DOMANDE, A DARE E CHIEDERE SPIEGAZIONI, A LASCIARSI CONVINCERE DAI PUNTI DI VISTA DEGLI ALTRI, A NON SCORAGGIARSI SE LE LORO IDEE NON RISULTANO APPROPRIATE........»

AD OGNI INCONTRO AL CARME DI PISTOIA SONO STATE PROPOSTE DELLE ATTIVITA’ DA METTERE IN ATTO CON I NOSTRI BAMBINI . OGNI ATTIVITA’ DA NOI SPERIMENTATA E DOCUMENTATA E’ STATA SUCCESSIVAMENTE OGGETTO DI UN CONFRONTO CON GLI ALTRI DOCENTI CHE PARTECIPAVANO AL PROGETTO. E’ STATA UN’ESPERIENZA MOTIVANTE E STIMOLANTE CHE CI HA DATO MODO DI SPERIMENTARE STRATEGIE DIDATTICHE INNOVATIVE E COINVOLGENTI.


LE TAPPE DEL NOSTRO PERCORSO:

1 ESPERIENZA: CHE COS’E’ UN PROBLEMA

2 ESPERIENZA: IN PALESTRA

3 ESPERIENZA: GIOCO A COPPIE

4 ESPERIENZA: TROVA IL PERCORSO PIU’ BREVE

5 ESPERIENZA: IL GIOCO DEL BUCATO DA STENDERE

6 ESPERIENZA: DIAGRAMMA DI FLUSSO (PERCORSO DA CASA A SCUOLA)


LE INSEGNANTI HANNO LAVORATO CON IL PICCOLO E IL GRANDE GRUPPO CLASSESUDDIVIDENDOSI ,PER MOTIVI ORGANIZZATIVI, LE ESPERIENZE DA PROPORRE ALLA CLASSE.



«MI E’ VENUTA UN’IDEA»

-Matematica senza paura-

Gruppo: sez.«D» 5 anni

Scuola dell’infanzia S Niccolò

Insegnanti: Zani Stefania, Di Feo Gerardina, Scotellaro Patrizia

Dalla realtà ... alla funzione

 IL FILO CONDUTTORE DELL’ATTIVITA’ PROPOSTA RIGUARDA L’INTRODUZIONE ALLE FUNZIONI, PARTENDO DA UNO STUDIO DELLE «CORRISPONDENZE» TRA OGGETTI, ANCHE DI USO COMUNE.

IL PERCORSO, NELLA SUA INTEREZZA, SI SVOLGEREBBE IN TUTTI E TRE GLI ANNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

  • FASE 0: FORMAZIONE DEI GRUPPI: ESSENDO LA CLASSE FORMATA DA 24 ALUNNI, E’ STATO DECISO DI FORMARE 6 GRUPPI DA 4 PERSONE CIASCUNO

● FASE 1: RIPASSO DELL’ATTIVITA’ DELLO SCORSO ANNO “LE FUNZIONI FUNZIONANO”, SUL CONCETTO DI FUNZIONE AFFRONTATO

● FASE 2: OGNI GRUPPO RIPERCORRE GLI ESERCIZI SVOLTI, PROPOSTI DAL FORMATORE, CON LA REALIZZAZIONE DI GRAFICI SU CARTA MILLIMETRATA

● FASE 3: FOCALIZZAZIONE SUL POTERE DEL SEGNO “=” E DEL SUO VALORE

● FASE 4: INTRODUZIONE AI PROBLEMI CON UNA INCOGNITA, DOPO AVER AVUTO UN ASSAGGIO CON UN ESERCIZIO “SFIDA” NEL COMPITO IN CLASSE

● FASE 5: ASSEGNAZIONE A CIASCUN GRUPPO DI UN PROBLEMA DIVERSO

● FASE 6: RISOLUZIONE DEI PROBLEMI E CONSEGNA DEL LAVORO SVOLTO SU MICROSOFT TEAMS

● FASE 7: CORREZIONE DEGLI ESERCIZI DI CIASCUN GRUPPO ALLA LIM

● FASE 8: DISCUSSIONE E ANALISI DI QUANTO VISTO: COSA E’ SERVITO PER OTTENERE LA SOLUZIONE?


Dalla realtà ... alla funzione


Grado scolastico: Scuola Secondaria di I Grado

Area disciplinare: Matematica

ICS “Bartolomeo Sestini”

Docenti coinvolti: Prof. Pierucci Lorenzo

lunedì 29 agosto 2022

Problemi? No problem! Divertirsi con le sfide di logica

Alla classe viene proposto di iniziare a collaborare in piccoli gruppi di tipo eterogeneo composti da 3-4 bambini, i quali resteranno invariati per tutta la durata del progetto. Tali attività laboratoriali sono state accolte fin da subito con entusiasmo da tutto il gruppo classe, cogliendole come momenti di collaborazione, aiuto reciproco e riflessione collettiva. 

Il lavoro prevedeva tre fasi:

  1. L'insegnante propone l'attività e guida attraverso una prima lettura collettiva all’ elaborazione dei concetti proposti nelle varie sfide affrontate.

  2. Ciascun bambino all’ interno del proprio gruppo, ascolta e collabora con l’altro, esprime il proprio punto di vista, condivide ed interagisce sentendosi coinvolto in un processo di costruzione delle conoscenze. 

3.   Tutto il gruppo classe si riunisce per condividere le soluzioni elaborate in gruppo                     e    riflettere, guidati dall’ insegnante, sulle possibili altre soluzioni non evidenziate nel dibattito.


Problemi? No problem! Divertirsi con le sfide di logica

Classe V, sez.A, a.s. 2021/2022

Scuola primaria Don Milani

Ins. Ghianni Siria

IL QUADERNO DELLE SFIDE.....alla scoperta di strade nuove

In classe seconda, è stato svolto il percorso LSS "I musicanti di Brema hanno qualche problema", con la finalità di stimolare negli alunni e nelle alunne la comprensione per situazioni problematiche di varia natura e l'individuazione di più strategie risolutive, da confrontare e argomentare nel gruppo.

• Il percorso qui presentato, dunque, si pone in continuità con quanto effettuato negli anni precedenti e con quanto indicato anche nel documento ministeriale sui "Nuovi scenari", in cui si legge:

La matematica, tuttavia, permette anche di sviluppare competenze trasversali importanti attraverso attività che valorizzano i processi tipici della disciplina:

“In particolare, la matematica (...) contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.”

Il laboratorio di matematica rappresenta un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e stimolare il confronto fra pari: “In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo,  formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati, negozia e costruisce significati, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.”

F A S I  D E L L ' A T T I V I T À

• La classe viene divisa in gruppi di tre/quattro bambini/e, così da creare gruppi di

lavoro lievemente eterogenei.

• Ogni settimana circa, l'insegnante propone una sfida, da affrontare in gruppo o

talvolta individualmente.

• I bambini e le bambine svolgono le sfide su di un quaderno apposito, all'interno

del quale non ci sono regole, se non quella di dare libero sfogo alla propria

espressività creativa, artistica e di pensiero.

• Momento cruciale di ogni sfida: il CONFRONTO finale, la discussione in cui ogni

gruppo deve raccontare agli altri la strategia risolutiva seguita, come se dovesse

convincerli che sia la migliore.


IL QUADERNO DELLE SFIDE.....alla scoperta di strade nuove  


Pubblicato anche su sito Regione Toscana -LSS 

Scuola Primaria Don Milani I.C.S. B. Sestini – Agliana

Ins. Neri Alessandra

Realizzato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto

Rete Scuole LSS a.s.2021/2022

lunedì 1 agosto 2022

Successioni e sequenze: ‘La collana a colori’

 Il percorso proposto si è sviluppato attraverso una metodologia interattiva e induttiva in ottica inclusiva,
utilizzando supporti visivi.
Sono state proposte attività sia individuale sia in piccoli gruppi di 3/4 alunni per favorire la relazione con l'altro e la gestione delle emozioni. I gruppi sono stati formati dall'insegnante e variano al termine di ogni attività proposta. La metodologia privilegiata è quella di tipo laboratoriale dove sono state preferite attività concrete e l'"imparare facendo" è stato il filo conduttore dell'intero percorso.


Successioni e sequenze: ‘La collana a colori’

Carlo Fanciullacci 

1° C

Scuola Primaria G.Rodari

I.C.S. B. Sestini Agliana



Problemi al centro

 

Matematica

• Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente;

• Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo.

• Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/ sinistra,

dentro/fuori).

• Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo;

• Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche.

• Leggere e rappresentare relazioni e dati utilizzando i simboli >,< e =

Arte e immagine

• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici.

Educazione fisica

• Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri.




Problemi al centro

Grado scolastico: Primaria

Area/e disciplinare/i: Matematica

Educazione fisica, arte e immagine

Istituto comprensivo «B. Sestini» Plesso «G. Rodari»

Docenti coinvolti: Gargano Maria

mercoledì 20 luglio 2022

Problemi al centro

La progettazione proposta, coerentemente con gli obiettivi declinati nel curricolo verticale, mira a sviluppare le competenze coinvolte nel "riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche".

  1. Riconoscimento di una situazione problematica
  2. Descrizione individuale e/o di piccolo gruppo
  3. Confronto delle idee e delle ipotesi formulate
  4. Tentativo di soluzione della situazione problematica


 PROBLEMI AL CENTRO

ATTIVITÀ DI PROBLEM SOLVING

CLASSE IB

SCUOLA PRIMARIA DON MILANI

ILARIA ARMANDO

lunedì 18 luglio 2022

GIOCHI MATEMATICI

Tutte le attività sono state proposte agli alunni sotto forma di gioco e di sfida, e non come semplici problemi che presupponevano una serie di regole da mettere in atto. Stimolando così la logica​, attraverso il gioco "dell'investigatore matematico". La «matematica» intesa come disciplina rigida, è stata così stravolta, per lasciare spazio ad una didattica laboratoriale al fine di sviluppare la capacità di argomentare e discutere; favorendo lo sviluppo di uno stile cognitivo che consenta di affrontare gli apprendimenti con curiosità, flessibilità originalità ed intuizione.


L’insegnante, prima di proporre le attività, ha diviso la classe in 9 gruppi di tre alunni ciascuno. I gruppi sono stati formati in maniera eterogenea, per garantire una partecipazione attiva da parte di tutti i componenti. I gruppi formati sono stati gli stessi per tutta la durata dell’anno scolastico, al fine di creare un rapporto di fiducia e di collaborazione continua.

Tutte le attività sono state svolte su un quaderno bianco, per lasciare gli alunni liberi di spaziare. Essi sono stati personalizzati da ogni allievo, sulla base della propria fantasia, della propria personalità e delle proprie passioni. Tutte le attività sono state svolte in gruppo, per garantire la collaborazione e la co-costruzione di conoscenze significative attraverso la sperimentazione spontanea e la ricerca delle strategie.

Tutte le attività svolte, hanno previsto una fase di rendicontazione orale e scritta. Gli alunni hanno riflettuto e argomentato le fasi del loro lavoro, i ragionamenti fatti e il modo in cui sono giunti ad una soluzione, creando una sorta di "verbale di gruppo". In ogni gruppo, di volta in volta, gli alunni si alternavano nel relazionare al resto della classe, aiutandosi fra loro nei momenti di difficoltà.

Durante il percorso gli alunni sono stati partecipatori attivi e protagonisti del loro processo di apprendimento. Il docente ha quindi avuto il ruolo di regista, coordinando le attività e stimolando gli alunni alla collaborazione attiva. Inoltre ha avuto il ruolo di guida, incoraggiando il processo di elaborazione creativa.



 GIOCHI MATEMATICI

Grado scolastico: scuola primaria

Area disciplinare: matematica

Istituto Comprensivo “B. Sestini”- plesso “G.Rodari”

Docente coinvolto: Zona Raffaella

mercoledì 13 luglio 2022

Problemi al Centro

Le attività proposte erano dei contesti aperti, dei non-problemi che richiedevano un ragionamento

logico oltre alle esecuzioni procedurali e algoritmiche. Come si evince dalle Indicazioni Nazionali, la

capacità di risolvere i problemi intesi come «contesti problematici aperti» è una delle competenze

primarie che un buon insegnamento della matematica dovrebbe costruire in chi studia.


Traguardo per lo sviluppo di competenze:

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Riconosce e

rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono

state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche,

ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il

disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro,

goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e

grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici.



 Problemi al Centro

Grado scolastico: Primaria

Area disciplinare: Matematica

G.Rodari – Agliana (PT)

Stefanini Sara

martedì 12 luglio 2022

Capire per capirci

In questo specifico percorso si evidenzia l’approccio socio-culturale in relazione al quale l’apprendimento è inteso come co–costruzione della conoscenza e la sua organizzazione passa attraverso le relazioni.
La classe, intesa come luogo comune, si pone come contesto ricco di scambi d’ informazioni e risorse messe disposizione di tutti. 
La scelta delle attività nasce dopo un analisi attenta e osservazioni dirette e continue sulla classe;
nel caso specifico entra in gioco la carente conoscenza linguistica nella maggior parte degli alunni ed emerge la necessità di un supporto di immagini / segni / gesti per poter entrare in una discussione ... 

La scelta delle attività nasce dopo un attenta analisi e osservazioni dirette sulla classe ; nel caso specifico entra in gioco la carente conoscenza linguistica nella maggior parte degli alunni ed emerge la necessità di un supporto di immagini, segni, gesti per poter entrare in un dialogo comunicativo proficuo.
La classe è formata da 21 alunni , si presenta disomogenea e variegata poiché formata dalla maggior parte di bambini di nazionalità diverse e 2 alunni H .

In una prima fase scolastica è stato arduo ed impegnativo proporre attività finalizzate ad un approccio scientifico -matematico, poiché tutti gli sforzi miravano ad una scolarizzazione e al rispetto di regole relazionali e della diversità personale e culturale degli alunni stessi. L’insegnante ha ritenuto opportuno iniziare il percorso in un successivo periodo (marzo) per poter coinvolgere all’attività più alunni possibili.

INSOMMA, E’ GIA’ UN PROBLEMA CAPIRCI

La classe diventa laboratorio del sapere “dove il bambino impara a conoscere, conoscere, si confronta,
osserva e per imitazione ai pari esegue...”

La classe, intesa come luogo comune, si pone come contesto ricco di scambi d’informazione e risorse messe a disposizione di tutti

Il giardino come luogo in cui il bambino trova l’ambiente ideale per condividere, anche sotto forma di
gioco, le proprie riflessioni.


Scuola primaria Rodari
Agata Bucolo

giovedì 7 luglio 2022

Problemi al centro

 Il percorso si prefigge l'obiettivo di favorire e stimolare  ''un atteggiamento positivo verso la matematica come disciplina di idee, ragionamenti, creatività, comunicazione, collaborazione, spirito critico e senso di autoefficacia".


L'alunno, attraverso esperienze significative, arriva a comprendere come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.


Per realizzare questo processo  è necessario riconoscere un  ruolo  centrale ai problemi attraverso lo sviluppo delle competenze di "problem solving" e di quelle relative ai processi ad esso collegato (esplorazione, rappresentazione, congetturazione, argomentazione... ).


Lo sviluppo del percorso si è svolto in linea con gli obiettivi e gli scopi espressi nelle ''Indicazioni Nazionali per curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione'' del 2018 


 "Il laboratorio di matematica rappresenta un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e stimolare il confronto fra pari: (…) “In matematica, come nelle altre discipline scientifiche, è elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte...” 


I problemi, presentati agli alunni sotto forma di sfide matematiche,  non sono strettamente ancorati alla programmazione curricolare dal momento che gli obiettivi sono trasversali rispetto ai contenuti proposti.

Problemi al centro


Classe 1° B Scuola Primaria "G. Rodari"

 

Docente: M. Cristina Maestrini

“Problemi al centro“

Il percorso prevede lo sviluppo di un atteggiamento positivo verso la matematica attraverso esperienze significative che inducono i bambini ad intuire come gli strumenti, che ha imparato ad utilizzare, siano utili nella realtà al fine di promuovere e sviluppare il pensiero matematico.

Sono stati proficui gli incontri di formazione con l’esperto prof. Ezio Menchi che ha approfondito meglio il concetto di problema e di attività esperienziale.

Le insegnanti, con la supervisione del professore, hanno infatti lavorato insieme sul concetto di problema attraverso una didattica sperimentale i cui protagonisti sono stati i bambini.



 “Problemi al centro“

Grado scolastico: scuola primaria

Area/e disciplinare/i: matematica/scienze

Scuola primaria Don Milani-Agliana classe 5aB

Docenti coinvolti: Maria Grasso

Numeri d’aria e numeri di terra

 Obiettivi di apprendimento

  • Utilizzare le conoscenze degli allievi relative alle diverse tipologie di numeri, alle relazioni fra loro e alle tecniche di calcolo base per valorizzare quanto hanno gli studenti hanno appreso dalla primaria. 
  • Applicare alcune «vecchie» conoscenze, riscoprirne o consolidarne altre, incontrarne di nuove, ma presentandole in modo alternativo, anticipando strumenti, operazioni e concetti che troveranno una loro collocazione più formale. Si vuole dunque trovare un modo per dare senso ai numeri come strumento di rappresentazione e descrizione di un fenomeno.
Metodologia

La metodologia di lavoro prevista è una miscela di percorsi che scaturiscono da situazioni-esperienza, fortemente orientati all’interazione tra gli allievi e alla didattica costruttiva, ad argomenti trattati in una forma di «didattica veloce dialogata» che coinvolga la classe nell’acquisizione di specifici contenuti o specifiche abilità operative.




Numeri d’aria e numeri di terra


Grado scolastico: Scuola secondaria di primo grado

  Area disciplinare: matematica

Docenti coinvolti: Sara Nesti

lunedì 4 luglio 2022

PROBLEMI AL CENTRO

 OGNI problema è stato proposto seguendo queste 4 fasi:

- 1) Enunciativa/dialogica: momento collettivo in cui l’insegnante dà la consegna e verifica che sia stata compresa. L’insegnante guida la classe in tutte le fasi, perché gli alunni comprendano progressivamente il modo di operare, di intervenire, di dialogare, di presentare il loro percorso logico ed operativo, sia in forma orale che grafica, e successivamente scritta.

- 2) Divisione della classe in gruppi di 3-4 alunni che variano ogni volta per permettere di crescere anche sul piano della socializzazione: l’obiettivo finale di creare un clima di partecipazione attiva e condivisa, vivace e anche “rumorosa” richiede competenze sociali che sono in corso d’opera e che avvengono attraverso la conoscenza reciproca. 

- 3) Elaborazione/costruzione del processo: l’insegnante osserva il lavoro degli alunni, interviene dove ritiene necessario, accetta domande, sollecita e indirizza le situazioni meno attive. Si dà un tempo d’esecuzione, ma deve essere ampio e molto flessibile.

- 4) Argomentazione: soprattutto orale


È stato adottato un quaderno apposito, dal titolo scelto collettivamente:

«QUADERNO MISTERIOSO TUTTO NOSTRO».

Ciascun alunno ha personalizzato e utilizzato liberamente il proprio quaderno e non soltanto durante le

«sfide» matematiche.


PROBLEMI AL CENTRO

Scuola Primaria «Don Milani»

CLASSE 1’ A

Capecchi Sabrina

venerdì 1 luglio 2022

“PROBLEMI AL CENTRO” - “LSS”

 Perche’ “problemi al centro”?

PERCHE’ RAGIONARE E’ PIU’ IMPORTANTE CHE RICORDARE!

PERCHE’ I PROCESSI SONO PIU’ IMPORTANTI DEI PRODOTTI!


ORGANIZZAZIONE DEL PERSORSO

⊹ AL CARME  «Problemi al Centro»

I formatori hanno proposto ai docenti dei problemi o situazioni-problema da sperimentare in

classe. Negli incontri successivi i docenti si sono confrontati sui risultati ottenuti.

⊹ ALL’ICS B.SESTINI «LSS»

Con il formatore abbiamo riflettuto sui problemi emersi e su come poterli affrontare, apportando eventuali modifiche.

⊹ A SCUOLA

Abbiamo sperimentato le proposte dei formatori, adattandole al contesto della sezione.


“PROBLEMI AL CENTRO” - “LSS”

ICS B.SESTINI – AGLIANA

SCUOLA DELL’INFANZIA DON MILANI SEZ. D – 3 anni

A.S. 2021-2022

Un percorso sulla misura tra numeri d'aria e numeri di terra

 Il concetto di misura è collegato alle scienze e allo studio dei fenomeni reali ed è strettamente legato a concetti matematici. Per questo motivo i contenuti riguardanti questo ambito delle possono essere affrontati all’inizio della classe prima della scuola secondaria allo scopo di riprendere, in modo differente dalla consueta ripetizione degli argomenti con ripasso di formule e procedure, tanti concetti già acquisiti nella scuola primaria come frazioni e numeri decimali, numeri relativi, divisioni o prodotti per 10, 100 e 1000, contestualizzandoli significativamente all’osservazione della realtà. Si riprende anche la rappresentazione grafica e la lettura ed interpretazione di insiemi di dati. Questa parte in particolare si lega ad altri contenuti che vengono affrontati nella classe prima come la ricerca di regolarità e generalizzazioni, la comprensione e la traduzione in linguaggio matematico di dati relazionali in situazioni problematiche, la ricerca di leggi matematiche e l’introduzione al concetto di incognita che verranno approfonditi con altri percorsi.


Cosa significa misurare una grandezza • Grandezze misurabili e strumenti per misurarle • Volume medio di una goccia d’acqua • I Problemi del Rally Matematico Transalpino tra terra e aria • Lettura e interpretazione di insiemi di dati e di grafici • Stima di una grandezza • Costruzione di grafici per interpretare la realtà • Il mistero dei Triangoli • Numeri d’aria con alcune attività, tra cui • I quattro quattro • I chicchi di riso 

Un percorso sulla misura tra numeri d'aria e numeri di terra

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

 CLASSE 1F

 A.S. 2021/22

 Docente: Paola Palmerini

giovedì 30 giugno 2022

Numeri di terra e numeri di aria

L’ obiettivo principale del percorso è stato quello di sollecitare negli studenti atteggiamenti di problematizzazione dei fenomeni osservati, allenare la loro capacità di concettualizzazione e teorizzazione per la libera formulazione di ipotesi.

Il percorso è stato strutturato con lo scopo di avvicinare gli alunni al «metodo scientifico».


L’ approccio metodologico scelto si serve di situazioni formative operative, contesti attivi ed efficaci dal punto di vista delle relazioni tra studenti e tra studenti e docente. Le competenze vengono acquisite come risultato di pratica, riflessione, interiorizzazione del processo di apprendimento. A tale scopo sono state proposte attività di analisi di situazioni concrete, di interesse comune, spesso sperimentabili nella realtà quotidiana degli alunni. La raccolta di dati reali, la libera formulazione di ipotesi, la stima e la verifica di misure in situazioni non astratte ha favorito un maggior coinvolgimento degli studenti. Si mira quindi ad una metodologia che sia in grado di favorire una progettazione didattica per competenze: coinvolgendo e motivando all’ apprendimento, stimolando e guidando il processo di costruzione delle conoscenze.


Dallo studio della matematica… alla familiarizzazione con i numeri della nostra quotidianità.

Classe 1° C  A.S. 2021/2022 - scuola secondaria di I grado

Prof.ssa Maria Arena